Maltempo nel Bresciano, è l'ora della conta dei danni

Il violento temporale che si è abbattuto sulla provincia ha scoperchiato tetti, abbattuto alberi, allagato coltivazioni. Secondo atto in serata
I lampi che hanno preceduto il temporale serale su Brescia
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Il maltempo non molla la presa sul Bresciano. Nella serata un secondo temporale di grossa entità si è scaricato sul nostro territorio. Al Comando dei Vigili del fuoco di Brescia è stata aperta la Sala crisi con l'attivazione di ulteriori 3 postazioni per la gestione degli interventi

La giornata

Dalla Bassa Bresciana al Sebino, dal primo Hinterland cittadino ai vigneti del Garda già martoriati da una grandinata notturna, si contano i danni lasciati da una violentissima tempesta di acqua e grandine che intorno alle 12.30 ha investito l'intera provincia di Brescia con raffiche di vento che hanno toccato anche i 100 km orari.

Una mezzora in cui il fenomeno meteorologico - partito dalle zone tra Lovere e Pisogne con una scarica di grandine da imbiancare le strade - ha disseminato danni, ma anche apprensione e spavento tra chi si è trovato testimone della forza distruttiva della tempesta.

Una giornata di super lavoro per i Vigili del fuoco che hanno effettuato 130 interventi, di cui 45 per alberi pericolanti, diversi soccorsi persona, cinque interventi per liberare alcune linee elettriche. Squadre sono intervenute per due incidenti con mezzi pesanti e poi il grosso dell'impegno è stato per far fronte a decine di dissesti e tetti divelti, incendi a contatori e linee di gas danneggiate. Si segnala  anche un incendio alla copertura della chiesa di Lonato colpita da un fulmine

Camion ribaltato, traffico paralizzato e tetti scoperchiati nell'Hinterland

Sono ingenti i danni registrati a Rezzato, disseminata da alberi sradicati, anche di grandi dimensioni. Nuvolera è rimasta irrangiungibile per quasi un’ora per alcuni alberi di traverso sulla strada verso Nuvolento e Mazzano: tutto è poi tornato alla normalità grazie al pronto intervento del sindaco Andrea Agnelli, dell’assessore Stefano Dioni e di alcuni agricoltori che hanno liberato i passaggi con le loro motoseghe. Più lungo invece l'intervento per la rimozione di un mezzo pesante, rimasto sulla fiancata per svatiate ore sulla 45bis. Un "ostacolo" che, anche in questo caso, ha paralizzato il traffico. 

A Ciliverghe numerosi edifici sono stati scoperchiati con la caduta di tegole sulle strade. La Canonica e l'oratorio risultano gravemente danneggiati, così come il tetto di una casa in via Conciliazione. 

In città i danni sono stati di minore entità, anche se le raffiche di vento hanno abbattuto svariati alberi, fatto rovesciare cassonetti, mentre la pioggia ha allagato strade e scantinati. La Polizia locale, la Protezione Civile e i Vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per rimediare ai disagi. 

Nella Bassa tra feriti e allagamenti

È nella Bassa che pare essersi concetrata l'irruenza della scarica d'acqua. Grandissimo spavento all’Alfa di Capriano del Colle, in via Trento, dove due operai sono stati colpite da finestre divelte a causa del temporale: i serramenti sono caduti da circa cinque metri di altezza. Un uomo ha riportato ferite da taglio alle braccia e alle gambe; un altro ha rimedito un taglio alla testa e al braccio. Nessun ferito, invece, a Travagliato dove è crollata la tensostruttura allestita al campo sportivo. Fortunatamente i bambini avevano trovato ripare all'interno dell'oratorio.

A Montichiari è finito sotto acqua il magazzino DHL dell'Aeroporto. Ma si sono visti anche alberi caduti, cartelli divelti, un palo della Telecom abbattuto dal vento in zona Fascia d'Oro, alberi danneggiati anche nel parco del Castello Bonoris e una significativa infiltrazione al Museo Lechi, nella Sala della Riserva. Anche la sede della Protezione civile di Ghedi non è stata risparmiata dal vento e dalla pioggia. Container spostati di metri e coperture dei magazzini scoperchiate. A Bagnolo Mella due auto sono rimaste bloccate nel sottopasso allagato, liberato in seguito con le idrovore.

In Valtenesi a rischio l'annata di olive, mais e uva

Anche in Valtenesi il maltempo ha compromesso il lavoro degli agricoltori. Uliveti e vigneti hanno subito la violenza della tempesta che avrà forti ripercussioni sulla qualità dei frutti e che mette a rischio l'intera annata. I territori più colpiti sono Puegnago, San Felice, l'entroterra salodiano, Prevalle, Calvagese, Muscoline e Gavardo.

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