Lombardia, via alle prime consultazioni: per il toto Giunta i partiti «si contano»

Qualche contatto c’è già stato. Ma i giorni in cui buttarsi a capofitto nella trattativa più verace del toto Giunta sono quelli alle porte. Il governatore Attilio Fontana è rientrato a Palazzo e, nelle prime 24 ore «in servizio» dopo lo spoglio elettorale, è riuscito a schivare quasi tutti gli aspiranti assessori. Sa bene che la partita delle nomine è la più delicata. I ruoli sono tanti, ma non abbastanza per soddisfare un così alto numero di aspettative: ecco perché vanno suddivisi tenendo conto del peso elettorale dei partiti. Ma ciò che più di ogni altra cosa Fontana vuole, è che i partiti non scordino che quella del centrodestra è stata in primis la sua vittoria: non è un caso che, appena scavalcata la rielezione, tra le sue prime parole sia arrivato forte e chiaro il messaggio: «Ascolterò tutti, ma il presidente sono io».
Fatto sta che, nelle scorse ore, i partiti hanno scelto la via della matematica: calcolatrice alla mano, si sono messi a suddividere le caselle sulla scia dei calcoli basati sul risultato elettorale.
Lo schema
Nel conteggio plenario eseguito nel corso delle prime consultazioni (ieri Fontana e Salvini hanno incontrato gli eletti) è contemplato ogni ruolo: assessorati, sottosegretariati, presidenza del Consiglio e vice, ufficio di presidenza. Insomma, la squadra al completo.
Quel che ne è uscito è uno schema netto. Undici posti a Fratelli d’Italia (41% delle nomine): sei assessori, due sottosegretari, un presidente del Consiglio e due vicepresidenti (Giunta e Consiglio). Quindi, otto posti alla Lega (30%): quattro assessori, due sottosegretari, due vicepresidenti. Infine, quattro posti a Forza Italia (15%): due assessori e il presidente della Giunta. A questo si potrebbe aggiungere un assessorato per Noi Moderati.
Tutto già scritto, strada in discesa dunque? Per niente. Perché a complicare tutto c’è l’effetto deleghe e il peso che i partiti affidano a temi specifici. A partire dalla Sanità, cuore della contesa insieme all’Agricoltura: Fontana vuole Bertolaso, Fdi la vuole per sé. In base a quale sarà l’epilogo di questo duello, si sbroglierà la matassa Bilancio e così via.
Al momento, per quanto riguarda i volti bresciani le carte non si sono spostate di una virgola: in pole ci sono Barbara Mazzali (Fdi), Simona Tironi (Fi), Fabio Rolfi e Davide Caparini (Lega) ai quali si potrebbe aggiungere un incarico per Floriano Massardi.
Quando il verdetto? La risposta a questa domanda è l’unico punto fermo che pone Fontana stesso: «La formazione della nuova Giunta si concluderà nello spazio di tre o quattro settimane al massimo. Per ora della Giunta non ho parlato con nessuno».
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