Loggia 2023, Iyas Ashkar: «Le diverse culture della città vanno valorizzate»

Il 44enne di origine palestinese, eletto con il centrosinistra, entra in Consiglio grazie a 514 voti personali
Iyas Ashkar - © www.giornaledibrescia.it
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Chi bazzica in città, è molto probabile che (almeno di vista) lo conosca. E questo ha contato nelle urne: Iyas Ashkar, ristoratore, con le sue 514 preferenze, è l’eletto di origine straniera più votato di questa tornata elettorale.

«Sono nato in Palestina, ho 44 anni e vivo in Italia da quando ne avevo venti - spiega -. Sono venuto a Brescia per studiare e da subito sono entrato a far parte di questa comunità. In questi anni sono stato attivo nell’associazionismo, nel volontariato e ho svolto diversi lavori fino a quando non sono riuscito a dare vita a un’azienda che racchiudesse tutte le sensibilità e le esperienze passate. Dukka, il mio ristorante, è il simbolo della mia filosofia imprenditoriale. Non è stato il primo progetto con cui mi sono misurato e certamente non sarà l’ultimo».

Ashkar ha come obiettivo quello di essere la voce delle fasce deboli, un’indole che lo contraddistingue da sempre e che si è manifestata in questi anni anche attraverso il suo impegno nel sociale e nell’associazionismo. Più di una volta, non a caso, ha spiegato: «Mi candido perché voglio restituire a Brescia un po’ di quello che mi ha dato».

Di Brescia dice: «È una città solidale, ripudia il razzismo, è inclusiva e coinvolgente. Le diverse culture che la animano sono una grande ricchezza che bisogna valorizzare. Ma - sottolinea - è anche un modello per l’associazionismo e il volontariato, in campo per la tutela dei diritti umani, per la legalità e il rispetto delle convenzioni internazionali. Brescia è una città che accoglie e ispira chi la vive, spingendolo a dare il meglio di sé».

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