Loggia 2023: «In corsa solo Muchetti e Manzoni», il Pd archivia subito l’ipotesi Comboni

Il vicepresidente di A2A si era detto disponibile alla candidatura alla Loggia. Fu vicesindaco con Martinazzoli
Gli assessori Valter Muchetti e Federico Manzoni
Gli assessori Valter Muchetti e Federico Manzoni
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La strada che porta alla definizione del candidato a sindaco del centrosinistra è costellata da ostacoli e imprevisti. Ma c’è una tempistica che l’attuale sindaco Emilio Del Bono ha indicato: entro fine novembre serve il candidato. Questo costringe il Pd, innanzitutto, a tappe forzate in cui anche una nuova candidatura, o nuove disponibilità anche di buona volontà e di esperienza rischiano di far sballare le tempistiche, visto che nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea cittadina per un confronto programmatico-politico che dovrà poi tradursi nell’indicazione del candidato sindaco proprio del Partito democratico.

Scadenze

Per questa ragione in tempi rapidissimi il segretario cittadino Tommaso Gaglia e la delegazione dem composta dal suo vice Roberto Omodei, la capogruppo in Loggia Laura Parenza, e il presidente dell’assemblea cittadina Piergiuseppe Caldana hanno sondato oltre a tutte le forze politiche e liste civiche dell’attuale maggioranza in Loggia, anche Giovanni Comboni. Una figura d’area, attuale vicepresidente di A2A e a suo tempo vicesindaco con Martinazzoli (in tandem con Paolo Corsini). Comboni, iscritto al Pd in città, avrebbe dato la sua disponibilità alla candidatura. Non sarebbe un’autocandidatura scaturita dal nulla, ma dalle pressioni di ambienti comunque del centrosinistra e non solo del Pd, alla ricerca di un candidato che possa essere davvero unitivo e federatore per un campo potenzialmente largo sempre più complesso da coordinare. Il perimetro della futura coalizione del centrosinistra, in effetti, potrebbe essere differente da quello del 2018, alla luce anche delle distinzioni già formulate dai Verdi, e dalla nascita di Italia Viva e Azione che hanno avanzato alcune osservazioni che non fanno ben sperare.

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Senza tregua

Ma la disponibilità di Comboni ha rischiato di inceppare il Pd, che già deve preoccuparsi di un pericoloso dualismo al suo interno tra due esponenti dall’attuale giunta Del Bono: Federico Manzoni e Valter Muchetti. Per questa ragione una nota diramata in serata proprio dalla segreteria cittadina dem chiarisce che «attualmente non vi sono candidature al di fuori di quelle già note dei due assessori uscenti». Con un terzo candidato in campo quello che sembra uno spareggio rischiava davvero di trasformarsi a tutti gli effetti nelle primarie, che al momento sembrano essere passate di moda.

E la disponibilità di Comboni? Ci sono due possibilità: o sarà una parentesi velocissima, anche alla luce del fatto che la prossima primavera la Loggia potrebbe riconfermarlo in A2A poco prima delle elezioni Comunali, o potrebbe essere rilanciato nel momento in cui il Partito democratico si confronterà con il resto della coalizione. In quella occasione il nome di Giovanni Comboni potrebbe tornare alla ribalta. Certo sarebbe una situazione quanto meno bizzarra essendo un iscritto del Pd non presentato direttamente dai dem. E forse non sarebbe l’unico nome ad essere portato al tavolo del centrosinistra.

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