Loggia 2023, ecco l'ordine dei candidati sulla scheda elettorale

Apre Maccabelli, poi Castelletti, Lucà e Rolfi: come sarà la scheda elettorale
LOGGIA, IL SORTEGGIO
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Sarà quello del candidato sindaco Alessandro Maccabelli il primo nome che i bresciani troveranno sulla scheda elettorale in occasione delle Comunali del 14 e 15 maggio. «In cima come il monte che osserva la città, la vetta da cui la proposta politica prende il nome» fa notare qualcuno, scherzosamente: simbolo e cognome del frontman della lista civica Maddalena per Brescia, infatti, saranno posizionati in alto a sinistra, nel posto che spetta cioè di diritto al primo aspirante sindaco estratto durante il tradizionale rito del sorteggio, andato in scena a Palazzo Broletto. Archiviate le operazioni di verifica della documentazione presentata in occasione del deposito delle diciotto liste in lizza, avvenuto nel weekend che ci lasciamo alle spalle, la commissione elettorale ha restituito il suo verdetto: i candidati al trono per Loggia 2023 sono ufficialmente quattro e non cinque. Ernesto Taveri (Ancora Italia) non aveva le 350 firme valide necessarie per partecipare alla competizione elettorale (60 quelle annullate sulle 400 raccolte).

La mattinata

Ore 8.58, Palazzo Broletto. A imboccare la scalinata che porta alla sala che di consueto è riservata ai matrimoni è il team di Alessandro Lucà, candidato sindaco sostenuto da M5s, Pci e Up. Di lì a poco, a raggiungerlo arrivano uno dopo l’altro anche i rappresentanti delle altre coalizioni, tutti puntualissimi per partecipare all’appuntamento delle 9.15 tra aspettative, piccoli riti scaramantici e con gli inevitabili segni della stanchezza elettorale stampati sul volto. Il «cerimoniale» è scandito dalle indicazioni della normativa: i primi biglietti estratti dalla scatola rossa sono quelli che hanno definito le posizioni dei soli quattro candidati sindaco. Per conoscere l’esatto disegno grafico della scheda elettorale - con il numero di colonne e la posizione dei simboli che accompagnano i quattro in corsa - bisogna aspettare ancora qualche giorno, ma l’ordine da rispettare è il seguente: Alessandro Maccabelli (civica Maddalena per Brescia), Laura Castelletti (centrosinistra), Alessandro Lucà (M5s, Pci e Up) e, a chiudere, Fabio Rolfi (centrodestra).

Il secondo sorteggio riguarda invece l’ordine interno alle tre coalizioni che seguono a Maccabelli, sostenuto da una unica lista unitaria. Otto i simboli schierati al fianco di Laura Castelletti, che saranno capeggiati da Brescia Capitale, quindi Brescia Green, Terzo Polo, Brescia Attiva, Partito democratico, Al lavoro con Brescia, civica Castelletti sindaco e Brescia 2030. La «staffetta» delle tre liste a sostegno di Lucà vedrà il Partito comunista italiano seguito dal Movimento 5 stelle e da Unione popolare.

Per quanto riguarda il centrodestra (che commenta l’ultima posizione col sorriso: «Beati gli ultimi che saranno i primi» esclama lo staff di Rolfi), le sei liste vedranno in testa Fratelli d’Italia, seguita da Viva Brescia-Moderati, civica per Rolfi sindaco, Lega, Brescia Davvero e Forza Italia.

Alternanza

Accanto ad ogni simbolo presente sulla scheda ci sarà lo spazio per le preferenze. Ciascun elettore potrà indicare uno o due nomi: nel secondo caso, dovrà essere rispettato il criterio dell’alternanza di genere, scrivendo quelli di un uomo e di una donna, pena l’annullamento della seconda preferenza. Si potrà votare il candidato sindaco e assieme una lista a lui collegata, ma anche optare per il voto disgiunto, che consente di esprimere il proprio consenso per un candidato sindaco e, contemporaneamente, per una lista o un candidato consigliere a lui non collegato (che fa quindi parte di un’altra coalizione). Con il deposito delle liste e il sorteggio alle spalle, si entra nel pieno delle 4 settimane più vivaci di questa campagna elettorale di primavera. Che vedrà puntati su Brescia anche i riflettori nazionali.

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