Sondaggio Ipsos-GdB e candidati, Lucà: «Sicurezza significa salute del cittadino»»

L'aspirante sindaco di Movimento 5 stelle, Pci e Up e la reazione all'indagine statistica
Alessandro Lucà è sostenuto da M5s e Unione popolare - Foto tratta da Facebook
Alessandro Lucà è sostenuto da M5s e Unione popolare - Foto tratta da Facebook
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Alessandro Lucà è in frontman della terza coalizione in corsa per Loggia 2023: al suo fianco ci sono le liste di Movimento 5 stelle, Pci e Up.

L’ambiente è considerato il tema centrale. Quali le prime tre mosse da sindaco?

In generale, come sindaco, ogni singola iniziativa e attività dell’Amministrazione dovrà saper rispondere di volta in volta ad una sola domanda: qual è l’interesse reale per la salute dei cittadini? Non è un cambio di paradigma banale in Loggia. I cittadini prima degli interessi di pochi. La prima mossa sarebbe potenziare i controlli sulle principali matrici ambientali (acqua, suolo e aria): promuoverei indagini capaci di individuare con precisione tutti i fattori inquinanti. Poi inizierei immediatamente un processo per dotare l’inceneritore di un sistema innovativo di «cattura della CO2» di cui ormai sono dotati i più evoluti impianti europei, in previsione, anche, dell’estensione dell’Emission Trading System agli impianti di incenerimento. Terza mossa: avvierei subito un intervento nelle zone periferiche della città (pulizia, decoro e riqualificazione) e del centro storico (estensione immediata della pedonalizzazione) introducendo la zona 30 come già fatto nelle capitali europee al fine di ridurre le emissioni e rendere la città più sicura e più a misura d’uomo.

I bresciani lamentano problemi di traffico e viabilità: lei come pensa di intervenire?

Il piano attuativo non può che essere pluriennale: si deve andare verso una mobilità dolce ed elettrica e un trasporto pubblico potenziato per tutti i cittadini. Questo espandendo i progetti in corso fino alle zone industriali e artigianali e abbassando le tariffe, in particolare nei confronti di lavoratori, studenti, commercianti e ristoratori. Un nuovo modello di viabilità lo si introduce disincentivando l’uso dei mezzi privati ed incentivando quelli pubblici, ripristinando il ruolo della piccola velocità sostenibile.

Lei ha una ricetta sulla sicurezza?

Qual è il significato reale di sicurezza se non quella declinata alla salute del cittadino, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla messa in sicurezza degli edifici scolastici che frequentano i nostri figli e via discorrendo. Questo significa mettere in stato di sicurezza una comunità. Se poi per i candidati sindaco e per le Amministrazioni che hanno governato questa città negli ultimi 15 anni parlare di sicurezza significa cavalcare la microcriminalità, allora chiedo perché nessuno abbia mai avuto il coraggio di affrontare un problema ben più importante: quello della criminalità organizzata e delle infiltrazioni mafiose. Nessuno ne parla. Nessuno parla di beni confiscati alla mafia in città oltre che in provincia. Di negozi e ipermercati che aprono e chiudono con lo scopo di riciclare denaro. Come sindaco, oltre che a promuovere la cultura dell’antimafia sociale, istituirei subito una Commissione antimafia in Comune per prevenire e contrastare un fenomeno di cui non si parla a sufficienza, nonostante a Brescia da anni esista una Dia potenziata e più che operativa.

Cosa farebbe per rendere Brescia più internazionale?

Brescia è connessa col resto del mondo grazie alla lungimiranza delle nostre imprese. Un’Amministrazione efficace e vicina a tutte le imprese deve supportare le attività più virtuose ed essere propulsiva, guardando alla tecnologia come strumento di crescita. Ma essere più internazionale cosa significa realmente? Abbiamo il triste primato di essere tra le città europee più inquinate, di essere tra le città italiane con più morti sul lavoro e di essere fanalino di coda lombardo per il salario minimo. Come sindaco penserei prima di tutto a cancellare questi tristi primati. In parallelo promuoverei la cultura dal basso, non solo sul modello dei grandi eventi.

Cultura è valorizzazione del proprio territorio, solidarietà, è cultura nelle periferie, promozione di iniziative che non siano solo improvvisati spettacoli con grandi luci che illuminano i nostri monumenti e contemporaneamente l’inceneritore. Cultura è inclusione, solidarietà e pace. Vogliamo rendere più internazionale Brescia? Organizziamo un grande convegno internazionale per la pace, teso a promuovere rapporti con i sindaci delle principali città occidentali ed orientali, con stipulazione al Palazzo Loggia di un patto di collaborazione, parlando di disarmo, pace, sicurezza.

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