Lo speleologo rivede la luce dopo 11 giorni

Concluse le operazioni di salvataggio nella grotta Riesending-Schachthöhle, cui hanno preso parte anche soccorritori bresciani
AA
Undici giorni per risalire dalla pancia della terra. Si sono concluse le operazioni di soccorso dello speleologo Johann Westhauser che hanno visto impegnati 109 tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) nella grotta Riesending-Schachthöhle, in Baviera. Operazioni che hanno visto coinvolti anche soccorritori bresciani, tra cui il medico Corrado Camerini (la squadra era italiana, tedesca, austriaca, svizzera e croata). 
 
Alle 13.11 di giovedì, con l’uscita dalla grotta dell’ultimo speleo-soccorritore, si sono concluse le manovre di soccorso, che hanno riportato in superficie il tedesco infortunatosi l’8 giugno alla profondità di -980 metri.
I tecnici che si sono avvicendati nelle ultime fasi del recupero sono stati pian piano trasportati con l’elicottero dalla cima della montagna al campo base allestito alla caserma dell’esercito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia