Un medico bresciano per salvare lo speleologo

Nella missione del Cnsas ci sono anche bresciani. Tra loro Corrado Camerini, specializzato nel soccorso sanitario speleologico
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Esperti e pronti a un’azione decisiva: ci sono anche dei bresciani tra i 30 tecnici italiani del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) impegnati nel recupero dello speleologo tedesco rimasto ferito da una scarica di sassi l’8 giugno scorso nella grotta Riesending-Schachthöhle in Germania.
 
Tra i bresciani anche il medico Corrado Camerini, specializzato nel soccorso sanitario speleologico.
Nelle scorse ore la barella con il ferito ha superato diversi punti critici del percorso raggiungendo la distanza di 2.500 metri dall’ingresso. Novecento i metri di profondità. Si stima che per il salvataggio dello speleologo serviranno circa 90 persone. 

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