Liceo Arnaldo, caricature nei bagni e dissenso: il clima resta teso

Sono comparse delle caricature. Alunni sempre più arrabbiati: «Urge un’assemblea»
Il liceo Arnaldo in corso Magenta - © www.giornaledibrescia.it
Il liceo Arnaldo in corso Magenta - © www.giornaledibrescia.it
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Caricature satiriche che fanno capolino nei bagni, vecchie circolari in cui viene evidenziato il nome della preside precedente, commenti su chat e nei corridoi. Il clima al liceo classico Arnaldo continua a essere teso.

«Dopo il Consiglio d’Istituto di martedì la tensione non è calata, anzi aumentata», raccontano gli alunni. Quel che è accaduto - ed è stato riferito loro dai rappresentanti presenti in assemblea - non è piaciuto ai ragazzi, ora ancora più convinti a chiedere la convocazione di un’assemblea studentesca: «Stiamo valutando il metodo migliore affinché la dirigenti la accetti».

Il regolamento, infatti, prevede al massimo un maxi incontro al mese: a ottobre c’è stato quello immediatamente successivo alla manifestazione di solidarietà verso il bidello Gerardo (che avrebbe lavato il parabrezza dell’auto della preside); a novembre ci sarà quello legato al rinnovo dei rappresentanti; l’unica opzione è dicembre «ma è troppo tardi - sostengono - . Abbiamo bisogno di confrontarci il prima possibile».

I motivi

Ma cosa è andato storto, a loro avviso, nel Consiglio d’Istituto di martedì? «La preside, che oggi (ieri per chi legge, ndr) non era presente a scuola, non ha risposto alle domande sui temi caldi dell’Arnaldo e si è rivolta ai rappresentanti delegittimando la loro figura, il loro ruolo. Ci ha infastidito, poi, il fatto che non volesse che tutto venisse messo a verbale». Cosa, invece, che i professori hanno fatto.

La dirigente, ricordiamo, ha preferito non esprimersi su certi argomenti perché, fino al 5 novembre, è in corso un’ispezione ministeriale. Per Giuseppe Bonelli, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, è comprensibile: «Di fronte a domande che riguardano i fatti accaduti a questo punto trovo corretto attendere l’esito dell’ispezione. Il discorso, invece, è diverso se gli interrogativi concernono, per esempio, il clima che si è creato nella scuola».

Un clima definito dagli studenti «sempre più teso. Sono comparsi dei bigliettini con delle caricature - raccontano i ragazzi -. I docenti che li hanno visti ci hanno chiesto di rimuoverli: cercano di tranquillizzarci e di riportare la calma. Cosa, in questi giorni, non facile».

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