L’hub fiera si prepara a chiudere: arrivano 4 centri più piccoli

L’hub vaccinale si fa in quattro. O meglio, con l’avvicinarsi alla chiusura del grande centro alla Fiera, il 20 settembre, saranno attivati quattro punti di somministrazione più piccoli e distribuiti sul territorio.
In particolare il 6 settembre aprirà un nuovo centro vaccinale a Poncarale per la somministrazione di prime dosi e per i richiami: occuperà gli spazi nell’ex negozio di scarpe Keys in via Fermi 35. Da metà settembre diventeranno operativi anche i centri a Elnòs, a Roncadelle, e all’Italmark di Sant’Eufemia. Un ulteriore centro vaccinale della Asst Spedali Civili aprirà a Ospitaletto, sempre sotto l’insegna Italmark, entro la fine di settembre.
La scelta di attivare questi quattro nuovi centri vaccinali è stata fatta tenendo conto del fatto che possono essere raggiunti con facilità anche da chi abita in provincia.
E il centro di via Morelli? Attualmente la struttura realizzata con i fondi di aiutiAMObrescia è dedicata ai tamponi, agli screening e alle vaccinazioni pediatriche. Ma dal 29 agosto ospiterà i box per l’inoculazione delle seconde dosi, alleggerendo così l’attività dell’hub Fiera.

Con l’apertura delle scuole diventerà però il punto di riferimento per i tamponi degli studenti e l’attività vaccinale anti-Covid sarà progressivamente trasferita ai nuovi centri in apertura. È da precisare inoltre che il centro vaccinale di Sarezzo proseguirà la sua attività senza alcuna variazione.
«Ringraziamo la Camera di Commercio e la sua Azienda speciale Pro Brixia per la proficua sinergia che si è prontamente instaurata tra gli enti e che ha consentito di allestire in tempi rapidi l’hub vaccinale con caratteristiche logistiche di spazi, viabilità e possibile rapido adeguamento alle necessità che i bresciani, e non solo, hanno conosciuto in questi mesi - sottolinea il direttore generale Massimo Lombardo dell’Asst Spedali Civili -. Ringraziamo inoltre Avis, Fondazione Poliambulanza, Fondazione Teresa Camplani, Irccs Fatebenefratelli, Rotary Brescia, Protezione Civile, Volontari per Brescia, Ats Brescia, i medici di medicina generale e i medici specializzandi per il supporto e la collaborazione all’attività e al buon funzionamento dell’hub».
Un hub la cui efficienza è era stata constatata in prima persona anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 18 maggio scorso: nella struttura sono state inoculate centinaia di migliaia di vaccini. Complessivamente l’Asst ha inoculato poco meno di 700mila dosi, ma è da sottolineare che la campagna vaccinale non si è svolta solo all’interno degli hub: si è concretizzata anche in numerose attività territoriali, come le vaccinazioni a domicilio, le vaccinazioni per i cittadini over 60 negli spazi delle scuole, con il supporto delle unità mobili, le vaccinazioni dei senza fissa dimora nelle sedi di accoglienza. Il tutto grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale e Usca.«Sono stati mesi di lavoro intenso e abbiamo potuto raggiungere ottimi risultati di copertura vaccinale, ben al di sopra della media nazionale - prosegue Lombardo - grazie alla dedizione dei nostri operatori, alla generosità dei numerosi volontari e delle associazioni che ci hanno affiancati e alla proficua collaborazione di numerosi enti e aziende del territorio. Siamo certi che nei prossimi mesi questi tre cardini continueranno a rappresentare i nostri punti di forza».
Alcune fasce della popolazione (gli over 60, i più giovani, gli insegnanti), viene sottolineato in una nota dell’Asst, devono ancora essere raggiunti in modo capillare, per permettere a tutti di riprendere le attività lavorative, formative e di svago, con maggiore serenità e sicurezza. E proprio con questo obiettivo l’azienda si è concentrata sulla progettazione della fase autunnale delle vaccinazioni, optando per la ramificazione dei centri vaccinali sul territorio.
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