La proposta: una moneta per celebrare Bergamo e Brescia Capitali della cultura

A depositarla è stato l'on. Devis Dori: «La richiesta sarà analizzata in Commissione al Mef il 18 maggio»
Uno scorcio del Capitolium  - © www.giornaledibrescia.it
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La proposta, anticipata in anteprima alla Zecca dello Stato, è subito piaciuta. E ora la «macchina burocratica» per tradurla in realtà si è messa ufficialmente in moto. L’idea porta il simbolo di Europa Verde e la firma dall’onorevole Devis Dori e suona così: coniare una moneta per celebrare l’appuntamento del 2023 di Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura.

L’iter è stato azionato proprio oggi, giovedì 12 maggio: Dori ha infatti protocollato il suggerimento al Ministero dell’Economia e delle Finanze dove, a partire da mercoledì 18 maggio in avanti, si riunirà la Commissione che dovrà valutare le richieste ricevute.

L'on. Devis Dori (Europa Verde) ha depositato la proposta - © www.giornaledibrescia.it
L'on. Devis Dori (Europa Verde) ha depositato la proposta - © www.giornaledibrescia.it
«Nella giornata di martedì 10 maggio mi sono recato all’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato per incontrare il presidente, il professor Antonio Palma, al quale ho illustrato la mia proposta: realizzare una moneta celebrativa, come ad esempio quella da 2 euro, per le città di Bergamo e Brescia quali Capitali italiane della Cultura per l’anno 2023 e l’idea è stata da subito accolta con grande interesse» conferma l’on. Dori.

Il parlamentare prende poi spunto dall’appuntamento che vedrà la nostra provincia protagonista insieme a quella bergamasca per «inaugurare» quest’iniziativa: «Ho anche proposto di avviare un ciclo di monete, proprio a partire dal 2023, che annualmente possa celebrare le Capitali italiane della cultura e le loro bellezze storico-artistiche». Certo, le richieste che arrivano ogni anno sul tavolo del Mef sono numerose e di qualità, ma - dice Dori - «sono fiducioso».

Come è immaginata questa moneta celebrativa? Verrebbero raffigurate entrambe le città e, soprattutto, coinvolti i cittadini: «In caso di esito positivo, proporrò un coinvolgimento diretto dei cittadini per individuare le due immagini che possano rappresentare le due città».

Del resto - prosegue il deputato - «quando nel luglio 2020 proposi l'emendamento, poi approvato, all’interno del Decreto Rilancio col quale è stata attribuito per legge, senza passare da un bando, il titolo di Capitali italiane della Cultura, ho sempre pensato anche a un diretto coinvolgimento dei bresciani e dei bergamaschi».

Ad incrociare le dita per un «sì» è anche il portavoce provinciale di Europa Verde Brescia, Salvatore Fierro, che aggiunge: «La possibilità di avere una moneta celebrativa delle nostre città testimonierebbe un percorso di collaborazione tra i due capoluoghi che, a partire dalla cultura, possa poi coinvolgere tutti i settori per uno sviluppo ecosostenibile».

Ora, quindi, non resta che attendere il 18 maggio.

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