La Diocesi su Asia Bibi: «Accogliamo chi bussa»

Accoglierla, «nella logica evangelica», come viene accolto chiunque si trovi in una situazione di bisogno. La posizione dell'Ufficio Migranti
Asia Bibi è rimasta in carcere per 9 anni e 4 mesi: nel 2010 era stata condannata a morte per blasfemia - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Asia Bibi è rimasta in carcere per 9 anni e 4 mesi: nel 2010 era stata condannata a morte per blasfemia - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Accoglierla, «nella logica evangelica», come viene accolto chiunque si trovi in una situazione di bisogno.
Il direttore dell’Ufficio Migranti della Diocesi di Brescia, don Roberto Ferranti, da noi sollecitato, interviene sulla vicenda di Asia Bibi, la donna pakistana di religione cattolica assolta nei giorni scorsi dalla Corte suprema del suo Paese dalla pesante accusa di blasfemia che le era costata la condanna a morte nel 2010. 

Nei giorni scorsi il sindaco Emilio Del Bono, su sollecitazione del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Brescia, si era dichiarato disponibile ad accogliere Asia, costretta a chiedere asilo in un Paese occidentale.

 

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