Italia e Estero

Asia Bibi, l'avvocato: «Chiesto l'asilo politico in Olanda»

È ancora in Pakistan Asia Bibi, la cristiana liberata dopo aver trascorso otto anni in carcere per blasfemia
È ancora in Pakistan Asia Bibi, la cristiana liberata dopo aver trascorso otto anni in carcere per blasfemia - Foto Ansa
È ancora in Pakistan Asia Bibi, la cristiana liberata dopo aver trascorso otto anni in carcere per blasfemia - Foto Ansa
AA

È ancora in Pakistan Asia Bibi, la cristiana liberata dopo aver trascorso otto anni in carcere per blasfemia. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri, Muhammad Faisal, smentendo le notizie sulla partenza della donna dalla città di Multan, dove era detenuta. In precedenza era stato riferito che Asia Bibi si trovava su un aereo diretto verso «una destinazione sicura». L'avvocato ha affermato che «ha fatto richiesta di asilo in Olanda».

Dopo la doccia fredda del ministero degli Esteri, anche il ministro dell'Informazione del Pakistan, Fawad Choudhry, ha definito «fake news» le notizie sulla liberazione di Asia Bibi. «È diventata una regola pubblicare notizie false per il gusto di fare un titolo. Il caso Asia Bibi è un problema delicato, è stato estremamente irresponsabile pubblicare senza conferme notizie sul fatto che abbia lasciato il Paese. Invito caldamente i media ad agire in modo responsabile», ha affermato.

Anche la Bbc in lingua urdu (la lingua ufficiale del Pakistan, ndr) aveva riferito che la donna era diretta verso i Paesi Bassi con i familiari. Mercoledì il partito musulmano sunnita Tehreek e Labbaik Pakistan aveva lanciato un avvertimento: «Se Asia Bibi sarà liberata e lascerà il Paese, sarà la fine del governo di Imran Khan».

Su Twitter il portavoce del partito Pir Ijaz Ashrafi ha ribadito che «il governo dovrebbe onorare l'accordo» stipulato il 13 ottobre, in base al quale il governo avrebbe dovuto immediatamente avviare un procedimento legale per inserire il nome di Asia Bibi sulla lista delle persone che non possono lasciare il Pakistan.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia