La campagna vaccinale è partita con il piede sbagliato

Problemi tecnici sul portale di Poste per le prenotazioni e difficoltà nelle farmacie a ordinare le dosi di anti Covid e antinfluenzale
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VACCINAZIONI, PARTENZA A SINGHIOZZO
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Sui siti internet ufficiali, sui giornali, sulle locandine affisse negli ambulatori. C’è scritto, insomma, un po’ ovunque: da lunedì 9 ottobre in via prioritaria determinate categorie di soggetti (over 60, fragili, bambini tra i 5 e gli 11 anni, donne in gravidanza, operatori sanitari, Vigili del fuoco, insegnanti...) possono prenotare il vaccino anti-Covid. La realtà però smentisce, in parte, l’avviso: sulla piattaforma regionale targata Poste e lanciata per fissare gli appuntamenti (start.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it) in tanti non riescono a identificarsi inserendo numero di tessera sanitaria e codice fiscale.

Pratiche bloccate

Ce l’hanno segnalato alcuni lettori e abbiamo provato anche noi con identità diverse. Risultato: «I codici inseriti - questo il messaggio comparso in alcuni casi - potrebbero non essere corretti. Accertati di non aver commesso errori di inserimento. Se non riesci ad accedere alla piattaforma contatta il numero verde 800.894.545».

L'avviso di errore sul portale di Poste - © www.giornaledibrescia.it
L'avviso di errore sul portale di Poste - © www.giornaledibrescia.it

Fatto: l’operatrice che ha risposto dopo dieci minuti non è riuscita a fissare l’appuntamento. Ha inviato una «richiesta di sblocco della pratica» e ci ha invitati a riprovare, online, 72 ore più tardi: «Se anche in quel caso fosse impossibile prenotare non si preoccupi - ci è stato detto -, riprovi più tardi».

Disservizi per Poste

Poste ammette che «ieri mattina ci sono stati dei disservizi. Stiamo facendo dei test per capire cosa non combacia tra tessere sanitarie e sistema. Segnalando la cosa al numero verde si entra in una lista e si viene ricontattati entro 48 ore per fissare manualmente l’appuntamento». Il problema, comunque, non riguarda tutti: nonostante queste difficoltà, Ats Brescia fa sapere che nelle ultime 24 ore sono state effettuate già oltre mille prenotazioni. Quello delle prenotazioni, purtroppo, non è stato l’unico inghippo iniziale.

Problemi nelle farmacie

Anche le farmacie hanno registrato problemi informatici - © www.giornaledibrescia.it
Anche le farmacie hanno registrato problemi informatici - © www.giornaledibrescia.it

Come spiega Clara Mottinelli, presidente di Federfarma Brescia, «le farmacie in queste prime giornate hanno avuto difficoltà a ordinare le dosi sul portale che utilizzano per reperire i farmaci ospedalieri. Il problema era di natura informatica. Alcune ce l’hanno fatta, altre no. Queste ultime, non essendo ancora riuscite a formalizzare l’acquisto, ovviamente non hanno ancora aperto l’agenda utile ai cittadini per scegliere giorno e orario dell’appuntamento».

Non è quindi detto che lunedì 16 ottobre tutte le farmacie che hanno manifestato l’interesse a procedere con l’erogazione del vaccino anti-Covid, così come con l’antinfluenzale, riescano a farlo: «Se non sarà il 16, potrebbe essere al massimo il 17», osserva, fiduciosa, Clara Mottinelli. Ieri pomeriggio «il problema informatico è stato risolto. Adesso le dosi si possono ordinare».

Tetto massimo

Ad oggi nel Bresciano le farmacie che si sono dichiarate disponibili a somministrare l’anti-Covid sono 90 e salgono a 120 quelle dell’antinfluenzale. Con una nota diffusa ieri Federfarma le ha informate che «è stato necessario limitare gli ordini di vaccini anti-Covid a una confezione per farmacia perché in alcuni casi sono stati inviati ordini per molte confezioni che potrebbero comportare una carenza di vaccini su altre farmacie. Le farmacie che hanno ordinato più di una confezione devono quindi re-inviare l’ordine». La presidente spiega che la ragione non sarebbe da ricondursi a una carenza di dosi: «Si va semplicemente per step. Non sappiamo quante persone prenoteranno i vaccini. Ci aspettiamo che siano meno dell’anno scorso».

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