Incidente nautico, in appello chiesta la conferma delle condanne per i due tedeschi

La richiesta della sostituta pg Caccamo per Patrick Kassen e Christian Teismann, che nel 2021 investirono Greta Nedrotti e Umberto Garzarella
Oggi l'udienza d'appello per la morte di Greta e Umberto - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Oggi l'udienza d'appello per la morte di Greta e Umberto - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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La sostituta procuratore generale Rita Emilia Caccamo ha chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado per l’omicidio nautico di Greta Nedrotti e Umberto Garzarella a Patrick Kassen e Christian Teismann.

Secondo la pubblica accusa sono diversi e tutti convergenti i profili di colpa a carico dei due turisti tedeschi che la sera del 19 giugno di due anni fa investirono nel golfo di Salò con il loro Riva Aquarama il lancione a bordo del quale si trovavano Greta ed Umberto.

Il sostituto pg ha ricordato che il motoscafo condotto da Kassen andava quattro volte la velocità consentita, che non era omologato per la navigazione notturna, che non era individuabile dalle vittime e che chi lo conduceva (Kassen) era in evidente stato di ebbrezza. La sostituto pg, oltre che sulle colpe del conducente, ha puntato la sua attenzione anche su quelle del proprietario del Riva.

Teismann a giudizio di Rita Emilia Caccamo deve rispondere per incauto affidamento del natante. Doveva impedire all’amico di mettersi ai comandi in quelle condizioni e doveva sapere che il suo motoscafo non era omologato per la navigazione notturna.

La difesa

Non c’è la prova che Kassen fosse ubriaco, semmai c’è quella contraria. A Teismann, proprietario del Riva che travolse il gozzo di Umberto e Greta nelle acque del golfo di Salò il 19 giugno di due anni fa, non si possono imputare violazioni nel caso commesse da altri, a maggior ragione se, come stabilito dalla sentenza di primo grado, stava dormendo e non poteva avere il controllo della imbarcazione.

Sono queste le motivazioni per le quali i difensori dei due turisti tedeschi accusati dell’omicidio colposo di Greta Nedrotti e Umberto Garzarella e del naufragio dei natanti hanno chiesto alla Corte di appello di annullare la sentenza di primo grado e di assolvere i loro assistiti. Preso atto delle loro richieste il presidente del collegio Antonio Minervini ha aggiornato il processo per repliche e sentenza al 28 novembre prossimo.

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