Inchiesta Covid, Conte e Speranza saranno interrogati dal Tribunale dei ministri di Brescia

L'ex presidente del Consiglio e l'ex ministro della Salute saranno sentiti il 10 maggio per la gestione della prima fase della pandemia
Il tribunale di Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il tribunale di Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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L’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza saranno interrogati dal Tribunale dei ministri di Brescia il prossimo 10 maggio nell’ambito dell’inchiesta, che vede entrambi indagati, per la gestione della prima fase della pandemia da Covid-19 nel febbraio 2020.

Gli atti della procura di Bergamo, che ha condotto l’inchiesta per epidemia colposa e sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro,  sono stati trasmessi ai colleghi bresciani che a loro volta li hanno trasmessi al Tribunale dei ministri, presieduto dalla giudice civile Maria Rosa Pipponzi e composto da altri due giudici civili. 

Lo stesso tribunale dei Ministri, come disposto dalla Procura generale di Brescia, dovrà valutare anche la posizione di Agostino Miozzo, ex coordinatore del Comitato tecnico scientifico.

L'inchiesta

Sono 19 gli indagati dalla Procura guidata da Antonio Chiappani nell'inchiesta sulla gestione del Covid a Bergamo. Oltre a Conte, Speranza e Agostino Miozzo, ci sono il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l'ex assessore al welfare Giulio Gallera, il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli

L'inchiesta ha fatto luce sulla gestione della prima fase della pandemia nel 2020 e sulla mancata zona rossa ad Alzano e Nembro. «Si sarebbero evitati 4 mila morti» è la tesi della procura di Bergamo sulla scorta della relazione tecnica del professor Andrea Crisanti.

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