Il Tar respinge il ricorso, la discarica Castella 2 si farà

I giudici hanno ritenuto infondato il ricorso del Comune di Rezzato, sottoscritto da 200 cittadini, quattro Comuni, Codisa e Legambiente
Una manifestazione di cittadini contro la nuova discarica - © www.giornaledibrescia.it
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«Il ricorso è infondato e deve essere respinto». Con una sentenza pubblicata questa mattina, la prima sezione del Tar di Brescia, ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Rezzato e sottoscritto da oltre 200 cittadini e dai Comuni di Brescia, Borgosatollo, Mazzano e Castenedolo, dal Codisa e da Legambiente, contro la Provincia di Brescia e la società Castella Srl, per la realizzazione di una discarica di rifiuti non pericolosi denominata Castella 2 (Castella 1 esiste già), dalla capacità di 905.000 tonnellate, di cui 120mila da conferire ogni anno, una cifra pari a 470 tonnellate al giorno di rifiuti per 250 giorni all'anno.

In particolare enti locali e cittadini chiedevano l'annullamento del decreto con il quale il settore Ambiente del Broletto ha pronunciato la compatibilità ambientale della discarica e l'annullamento dell'Aia, l'autorizzazione integrata ambientale. Secondo i giudici, però, tutti gli aspetti sollevati dai ricorrenti, sia quelli di natura ambientale, sia quelli di natura amministrativa - il presunto conflitto d'interessi della Provincia che detiente il 9,76% di Garda Uno, società proprietaria di Castella Srl - sono infondati e quindi il ricorso va respinto. Così facendo il Tar afferma la legittimità della richiesta avanzata dalla società proponente e consente la prosecuzione dell'iter per la realizzazione della discarica.

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