Il pullman azzurro della Polizia Stradale che insegna a non bere quando si guida

Bianca Terzoni, Lorenzo Buonarosa
Gli addetti della Polizia Stradale hanno permesso di capire cosa si prova quando si guida dopo aver raggiunto un certo tasso alcolemico
PREVENZIONE SUL PULLMAN AZZURRO
AA

Chi beve non guida. Una frase che dovrebbe suonare scontata ma in realtà serve molta più sensibilizzazione a riguardo. È questo uno degli obiettivi del pullman azzurro della Polizia Stradale, che ha fatto tappa stamattina a Brescia, in largo Formentone. 

Presso il pullman i passanti potevano provare l'esperienza di cosa vuol dire guidare in stato di ebbrezza. Indossando una maschera che simula la visione che si avrebbe dopo un certo tasso alcolemico, si prova a camminare su un tappeto che riproduce un percorso stradale. A primo impatto nulla di troppo difficile, ma chi ha provato ha capito quanto spesso si sottovalutano le proprie condizioni fisiche

Le testimonianze

«Sono un po’ stordito, ma rende bene l’idea di cosa si prova. Poi bisogna contestualizzare, questa è una prova su un tappeto, in strada è ancora peggio» commentano i ragazzi dopo la loro prova. Anche Giuseppe, 25 anni, è d’accordo: «L’esperienza è stata divertente, ma non c’è niente di divertente. Spesso si esce, si beve ma bisogna capire i propri limiti. Io sono l’astemio del gruppo, ma mi assicuro sempre che chi guida non beva». 

  • L'evento pullman azzurro oggi a Brescia
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Tutti i partecipanti non hanno dubbi sul fatto che ci sia bisogno di ulteriore sensibilizzazione: «Basta vedere gli incidenti che succedono il sabato sera anche in provincia. Bisogna capire che per una sera si può rinunciare a bere, anche se il tragitto è breve». 

C’è chi come Cesare è sincero: «Non nascondo che quando vado a mangiare fuori alla fine bevo il liquore. Con questa esperienza ho capito che con un certo tasso alcolemico non ti rendi proprio conto di quello che stai facendo. Sarebbe da inserire tutte le volte che si rinnova la patente». Non si parla di proibizioni, ma di accorgimenti: «Non dico che non bisogna bere affatto, ma occorre stare attenti». 

Anche il sindaco Del Bono e le istituzioni erano presenti all'iniziativa - © www.giornaledibrescia.it
Anche il sindaco Del Bono e le istituzioni erano presenti all'iniziativa - © www.giornaledibrescia.it

Così quando si ha bevuto troppo, gesti come prendere al volo una pallina o mettere il cappuccio ad una penna diventano molto complicati - come hanno dimostrato gli addetti alla Polizia Stradale - perché non si è più coscienti delle dimensioni di ciò che ci sta attorno e dei nostri riflessi

Purtroppo però gli incidenti, a volte mortali, accadono. Federica Deledda, vice questore della Polizia di Stato a Brescia, ha questa opinione in proposito: «Quello che possiamo fare noi è studiare e lavorare in questo senso, perché abbiamo il dovere di evitare che certi incidenti accadano, e quando succede, di dare giustizia».   

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