Il papà di Iuschra: «È stato pericoloso portarla in gita lassù»

Nel corso di una manifestazione in centro il genitore punta il dito contro chi ha organizzato la gita
"NON ABBASSIAMO LA GUARDIA"
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Tenta di leggere un comunicato, poi si commuove e lascia spazio ad un amico. Infine riprende coraggio e chiede pubblicamente di continuare a cercare la figlia scomparsa e spiega: «temo che sia stata rapita».

È un uomo che non si dà pace Mdliton Gazi, il padre della 12enne autistica Iuschra, svanita nel nulla il 19 luglio scorso a Serle, durante una gita con altri ragazzini disabili guidati dagli operatori della Fobap, la Fondazione bresciana assistenza psicodisabili. Sono passati 17 giorni e della ragazzina non è stata trovata una sola traccia in un territorio carsico come quello dell'Altopiano di Cariadeghe dove Iuschra è svanita nel nulla e dove sono presenti 22 chilometri di grotte, una settantina di omber - buchi nel terreno - mappati e decine non segnalati. Oltre ad una vegetazione fitta.

Nel corso di una manifestazione in centro città a Brescia alla presenza di un centinaio di connazionali del Bangladesh il genitore punta il dito proprio contro chi ha organizzato la gita. «Non ero al corrente del luogo in cui si trovava mia figlia quel giorno - spiega -. Ero convinto che la gita fosse in zona Garda. Non so quanto sia stato giusto portare i bambini diversamente abili lassù anche perché la zona non è coperta da rete cellulare, e per qualsiasi incidente non è possibile contattare qualcuno». Mdliton Gazi è rimasto giorno e notte a Serle durante i primi dieci giorni di ricerche: «Dico con sincerità - sottolinea - che non ci sono dubbi che l'amministrazione e tutti gli organi presenti sul territorio hanno fatto tutto il possibile per cercarla». Ora però le ricerche sono state rimodulate e il personale in forza a Serle è fortemente diminuito.

«Chiedo alle autorità di non sospendere le ricerche, di indagare sull'accaduto e accertare eventuali responsabilità e faccio appello ai giornalisti: non lasciatemi solo», aggiunge. Parla con la moglie a fianco che in lacrime si limita a dire: «Voglio riabbracciare mia figlia, riportatemi Iuschra». I carabinieri stanno proseguendo nelle indagini, ma al momento non ci sono elementi che portino ad un'ipotesi diversa dalla scomparsa. «Ho tanti dubbi, temo sia stata rapita, non può scomparire così una bambina», conclude il padre che lancia un ultimo appello: «Se qualcuno l'avesse rapita per favore rilasciatela».

 

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