Il divorzio tra Trenitalia e Ferrovie Nord

Il servizio regionale è destinato a cambiare con la spartizione delle linee tra i due azionisti di Trenord
TRENI: RIVOLUZIONE IN LOMBARDIA
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Il matrimonio fra Trenitalia e Ferrovie Nord - ufficializzato nel 2011 - per il trasporto regionale in Lombardia va in crisi al settimo anno. 

È di ieri il terzo incontro tra Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Fs, che possiede Trenitalia al 100%, e Attilio Fontana, presidente della Regione, titolare del 57% di Fn, assieme alla stessa Ferrovie dello Stato (14,5%), Aurelia Spa (3%) e altri azionisti privati (24,9%).

Lo scopo, si legge in una nota di Palazzo Lombardia, è stato definire «i possibili contenuti dell'ipotesi di accordo che intende superare gli attuali assetti gestionali del servizio ferroviario regionale ora in capo a Trenord». Obiettivo comune è «garantire gli investimenti per i nuovi treni e migliorare la qualità del servizio». 

In pratica si va verso la separazione della gestione del servizio di trasporto ferroviario regionale. L'incontro si è svolto «in un clima di fattiva collaborazione». Divorzio tutto in salsa lombarda, perché tra il bresciano Mazzoncini e il varesino Fontana si è discusso, a quanto sembra, del futuro del Passante di Milano, infrastruttura gestita a tre - Atm per la bigliettazione, Rfi per la rete e Trenord per l'esercizio - che le Ferrovie Nord vogliono mantenere in Piazza Cadorna. 

Al momento delle nozze, la dote maggiore era stata conferita da Trenitalia, con i convogli utilizzati per il servizio comune e con la gestione del deposito di Fiorenza, vicino a Rho Fiera, che ha consentito a Trenord di svolgere tutta la manutenzione che l'impianto di Novate Milanese di Ferrovie Nord non sarebbe stato in grado di assorbire. 

Il nodo da risolvere, comunque, è relativo alla suddivisione delle linee, tra cui il Malpensa Express, nato in seno alle Ferrovie Nord, che per i collegamenti da Cadorna all'aeroporto dovrebbe rimanere alle Nord, mentre Trenitalia potrebbe essere titolare del servizio dalla stazione centrale. La Brescia-Iseo-Edolo dovrebbe rimanere in capo alla Regione, mentre Trenitalia gestirà la linea tra la nostra città e Milano. 

 

 

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