Gussago, malore in auto per il direttore dell’ufficio postale: lo salvano i carabinieri

L’uomo è finito contro delle auto parcheggiate proprio davanti alla caserma dei militari
Le immagini dell'incidente - © www.giornaledibrescia.it
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Ufficio Postale e stazione dei Carabinieri, a Gussago, distano meno di cento metri. Militari e funzionari si conoscono per motivi di servizio e di vicinato. Per questo quello di ieri pomeriggio per due giovani carabinieri della stazione non è stato un intervento come tutti gli altri. La loro prontezza nel mettere in campo le nozioni di primo soccorso ha permesso di salvare il direttore delle poste che, proprio davanti alla caserma, aveva avuto un improvviso malore mentre era alla guida.

La catena ha funzionato. I militari, in costante collegamento telefonico con la centrale unica del soccorso sanitario, hanno effettuato il massagio cardiaco per cui sono stati addestrati e il tempestivo arrivo dell’ambulanza prima e dell’automedica poi hanno fatto il resto. Nel pomeriggio si è saputo che l’uomo, seppur sedato, non era più considerato in imminente pericolo di vita.

L’episodio è accaduto ieri attorno alle 13.30 e ne è stato suo malgrado protagonista il direttore dell’ufficio postale del paese, un 62enne sardo da qualche anno in servizio a Gussago, che mentre percorreva via Canossi ha avuto probabilmente un infarto, si è accasciato sul volante ed è finito in velocità contro le auto parcheggiate, distruggendone due e finendo per danneggiare anche delle tubazioni del gas che hanno richiesto l'uscita dei vigili del fuoco e del pronto intervento per riparare la perdita, sanata dopo due ore. L’incidente si è verificato davanti alla caserma dei carabinieri e immediatamente due militari in servizio si sono precipitati fuori.

In un attimo hanno riconosciuto l’uomo nell’auto, ma soprattutto si sono resi conto che non stava respirando. Le verifiche che la centrale ha chiesto di fare hanno confermato quanto stava accadendo e i due militari, steso il sedile del guidatore, hanno avviato le manovre.

Qualche ora più tardi dall’ospedale, dove il direttore resta ricoverato in rianimazione, è arrivata la notizia più attesa: il 62enne non sarebbe più in imminente pericolo di vita. Ciascuno ha fatto la propria parte, la catena ha funzionato.  

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