Guida al voto a Brescia e nei 16 comuni della provincia

Rapido ripasso in vista del voto di domani (dalle 7 alle 23) e di lunedì (dalle 7 alle 15)
ELEZIONI COMUNALI, COME SI VOTA
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Dopo una intensa campagna elettorale di Loggia 2023, domani 14 e  lunedì 15 maggio saranno i cittadini di Brescia a stabilire chi sarà il sindaco della Leonessa. O quantomeno, nel caso in cui nessuno dei candidati ottenga la maggioranza assoluta delle preferenze, scremeranno gli sfidanti in vista dell'eventuale ballottaggio (in caso previsto al 28-29 maggio).

Ma alle urne sono chiamati anche altri altri 16 comuni della provincia. In questo caso tutto si deciderà al primo turno, dal momento che nessuno dei 16 paesi interessati dalla tornata amministrativa supera i 15mila abitanti. Nessun ballottaggio in vista, dunque: la scelta tra i 36 aspiranti sindaco si definirà lunedì. 

La scheda elettorale

Il fac simile della scheda di voto alle elezioni comunali di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Il fac simile della scheda di voto alle elezioni comunali di Brescia - © www.giornaledibrescia.it

Nel fac simile tutti i candidati sindaco e le relative liste a sostegno figurano sulla scheda di voto secondo l'ordine stabilito per sorteggio. 

Questo l’ordine degli aspiranti primi cittadiniAlessandro Maccabelli, Laura Castelletti, Alessandro Lucà e Fabio Rolfi. Sotto ciascuno dei nomi, le liste a supporto con i rispettivi simboli: una per Maccabelli, 8 per Castelletti, 3 per Lucà e 6 per Rolfi. Una sintesi delle differenti formazioni è disponibile nell'infografica  interattiva proposta più sotto.

Quando si vota

I seggi saranno aperti domenica dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15. Il seggio di voto è indicato sulla tessera elettorale, della quale ogni cittadino deve essere munito assieme ad un documento di identità valido. Gli uffici dell'anagrafe comunale resteranno aperti secondo appositi orari per le due giornate di voto al fine di consentire a chi avesse smarrito i propri documenti o si accorgesse che non sono più validi di disporre di un nuovo documento.

Come si vota

Le modalità di voto sono sintetizzate - per chi preferisse ascoltarle - in coda all'ultima puntata del podcast di politica del GdB «La Tribuna»: le riepiloga Carlo Muzzi, vice caporedattore e responsabile delle pagine di politica del nostro quotidiano. La trovate qui sotto.

Si può tracciare un segno sul solo nome del candidato sindaco o sul solo simbolo della lista prescelta, ma anche su entrambi: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato.

Le modalità di voto prevedono anche la possibilità di esprimere una preferenza accanto al simbolo. Ciascun elettore potrà indicare uno o due nomi: nel secondo caso, dovrà essere rispettato il criterio dell’alternanza di genere, scrivendo quelli di un uomo e di una donna, pena l’annullamento della seconda preferenza. Si potrà votare il candidato sindaco e una lista a lui collegata, ma anche optare per il voto disgiunto, che consente di esprimere il proprio consenso per un candidato sindaco e, contemporaneamente, per una lista o un candidato consigliere a lui non collegato (che fa quindi parte di un’altra coalizione).

In provincia

La scelta tra i 36 aspiranti sindaco si definirà, come detto, lunedì. Chiamati al seggio sono complessivamente poco meno di 60mila elettori, per la precisione 58.874 secondo gli ultimi dati diffusi ieri dal Ministero degli Interni. Il primo riscontro sarà quello dell’affluenza alle urne, termometro fondamentale della partecipazione democratica.

Nei due Comuni più popolosi coinvolti, Manerbio e Ospitaletto, sono tre i candidati alla fascia tricolore, che passerà di mano dopo due «regni» di dieci anni: quello di Samuele Alghisi a Manerbio e quello di Giovanni Battista Sarnico ad Ospitaletto, due sindaci dell’area di centrosinistra. Sul piano politico, quindi, saranno «trielli» particolarmente interessanti.

Oltre a Manerbio e Ospitaletto, ci saranno altre quattro sfide a tre: ad AgnosineMilzanoSoiano e Toscolano Maderno. Ci saranno poi otto «duelli»: a Berzo DemoBerzo InferioreCastelcovati, Malonno, OfflagaTrenzanoPonte di Legno e San Zeno NaviglioDue, infine, le contese solitarie: a Barghe ed a Borno i sindaci uscenti, Giovanni Battista Guerra e Matteo Rivadossi, dovranno combattere contro il quorum, perché se non andrà a votare almeno il 40% degli aventi diritto le porte del municipio si spalancheranno al commissario.

Panoramica

Su 16 sindaci che giungono a scadenza di mandato (o meglio 15, perché Berzo Demo era commissariato), dieci vanno alla ricerca della conferma. In quattro casi tentano di centrare il tris (Guerra a Barghe, Bontempi a Berzo Inferiore, Giustiziero a Milzano e Mazza ad Offlaga), per altri sei (Rivadossi a Borno, Ghirardi a Malonno, Spaggiari a Soiano, Spalenza a Trenzano, Faustinelli a Ponte di Legno e Ferretti a San Zeno Naviglio) l’obiettivo è il bis.

Anche a Berzo Demo l’ultimo sindaco del paese prima del commissariamento, Giovan Battista Bernardi, si ripresenta. Sarà invece sicuramente nuovo il sindaco di quattro Comuni dove l’uscente non si può ricandidare (ad Agnosine dopo tre mandati di Bontempi, a Toscolano dopo due Giunte di Delia Castellini e nei già citati Manerbio ed Ospitaletto) ed in un quinto, Castelcovati, dove Alessandra Pizzamiglio ha scelto di non ripresentarsi.

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