Gioco d'azzardo: nasce il numero verde che intercetta e guida «le vittime del mostro»

Schiavone (Bessimo): «Così molti definiscono il gioco. Chiamano pure i parenti stremati dai debiti»
IL GIOCO ONLINE BRUCIA 920 MILIONI
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I più hanno tra i 40 e i 60 anni. Sono donne e uomini di tutte le estrazioni sociali. Compongono un numero verde protetti dall’anonimato. E, senza sentirsi giudicati, parlano del gioco d’azzardo come di un mostro che non sono in grado di governare. O di una bolla nella quale cercano di isolarsi. Sono le persone che, ad oggi, si sono rivolte alla «help line» lanciata dalla Cooperativa di Bessimo «per facilitare l’aggancio precoce dei soggetti che manifestano un disturbo da gioco d’azzardo e - spiega Francesca Foresti, operatrice del servizio Prevenzione della Onlus - indirizzarli verso i servizi territoriali preposti».

Una linea nata dall’esigenza di scovare giocatori patologici che «oltre a essere meno "individuabili" da un punto di vista fisico - continua - non si riconoscono affini a chi abusa di sostanze e perciò rifiutano inizialmente di avvicinarsi a un Sert o a uno Smi».

Chi chiamare

Il numero da comporre è il 329.7391614. Anna Schiavone, psicologa e psicoterapeuta responsabile del centro specialistico residenziale per disturbi da gioco d’azzardo «Fantasina: Regina di Cuori» gestito a Cellatica della Cooperativa di Bessimo, risponde dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 16. Chi ne ravvede la necessità la può chiamare, può scrivere un messaggio WhatsApp oppure inviare una mail a reginadicuori@bessimo.it: verrà ricontattato in tempi brevi. Senza giudizi.

Come spiega Schiavone, «alla help line si stanno rivolgendo persone che hanno bisogno di capire la natura del loro problema o che necessitano di informazioni sui servizi offerti dal territorio. Sono per lo più giocatori, familiari e amici. Descrivono una dipendenza diventata incontrollabile e ci chiedono un intervento miracoloso con lo stesso spirito con il quale ricorrono al gioco per tentare la fortuna. Cercano un confronto con persone, come noi, che non abbiano una posizione giudicante in quanto il loro problema viene percepito dalla società come un vizio e si vergognano dei debiti accumulati». Il gioco, ai loro occhi, è «un mostro del quale sono in balia. Oppure un modo per anestetizzarsi dalla realtà».

Il supporto

A volte a chiamare sono i familiari «stremati dai debiti: provano rabbia, impotenza. Non riconoscono più il loro caro». La Cooperativa gestisce diversi progetti orientati alla prevenzione e il servizio residenziale «Regina di Cuori» che ha una capienza di otto posti e una lista d’attesa: «Dal 2019 abbiamo accolto una cinquantina di persone dai 23 ai 70 anni per un periodo che va dai tre ai 18 mesi. Periodo al quale segue una fase di accompagnamento sul territorio che può durare anche un anno. Le richieste di aiuto che riceviamo nel contesto del gioco d’azzardo hanno subìto un rallentamento durante la pandemia per poi ripresentarsi con forza quando tutto è stato riaperto».

Oltre ai servizi della Cooperativa di Bessimo, nella nostra provincia sono attivi gli sportelli gratuiti di assistenza di Ats Brescia. Quelli cittadini rispondono ai numeri 030.3333484 e 030.3333484. L’elenco e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: Bessimo.it .

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