Fatture false per 160 milioni di euro: 10 arrestati, 80 indagati

Al lavoro i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia. Quattro i bresciani coinvolti nell'inchiesta
Guardia di Finanza - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dalle prime ore del mattino, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia e della Compagnia di Rovato, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, stanno dando esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare personale nei confronti di dieci soggetti, di cui 6 in carcere e 4 ai domiciliari, indiziati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Sono, inoltre, in corso numerose perquisizioni a cura delle Fiamme Gialle nelle province, oltre che di Brescia, di Roma, Torino, Bergamo, Verona, Mantova, Udine, Cuneo, Monza-Brianza, Cremona e Como, le quali si svolgono con l’ausilio delle cosiddette unità «cash dog», in relazione anche all’esecuzione di un sequestro preventivo di oltre 750mila euro.

La frode

Le complesse e articolate investigazioni hanno permesso di accertare un sistema di frode basato sull’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un importo totale di oltre 160 milioni di euro, di cui oltre 26 milioni di Iva evasa. Gli indagati sono complessivamente 80 persone fisiche e 48 entità giuridiche, 21 delle quali straniere. Si precisa, che i provvedimenti giudiziari in parola sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase d’indagine.

I bresciani arrestati 

Sono quattro i bresciani raggiunti della misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza condotta dalle pm Carlotta Bernardini e Benedetta Callea su presunte fatture false per oltre 160 milioni. In carcere sono finiti i fratelli Massimiliano e Federico Borghesi, rappresentanti di una società coinvolta e ritenuti i vertici del gruppo. Massimiliano ha 31 anni mentre il fratello è più vecchio di tre anni. In carcere anche il bresciano di Breno Roberto De Pedro quarant’anni. In casa dei genitori gli uomini della Finanza hanno trovato una valigia piena di contanti. Ai domiciliari invece Claudio Romellini, anche lui bresciano, nato nel 1988.

Gli altri arrestati sono: in carcere Fabiana Olivo, anche lei classe 1988 nata in provincia di Udine, Nicola Ruta, quarantenne di Trani. Ai domiciliari, oltre a Romellini, invece Giulia Frassinelli, classe 1989 di Udine, Walter Orami, 63enne, di Cagliari e Andrea Carlino padovano del 1966.

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