Farmaci letali: il primario chiede l'annullamento dei domiciliari

Carlo Mosca, accusato di omicidio volontario, non era presente in aula. I suoi legali hanno presentato una lunga memoria difensiva
Carlo Mosca, lo scorso 29 gennaio all'ingresso del tribunale per l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Carlo Mosca, lo scorso 29 gennaio all'ingresso del tribunale per l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Carlo Mosca - il primario, sospeso, del Pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari - ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare davanti al tribunale del Riesame.

Il medico si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario per, secondo l’accusa, aver somministrato farmaci letali a due pazienti malati di Covid. «Aspettiamo la decisione del tribunale. Abbiamo depositato una lunga memoria difensiva» si sono limitati a dire gli avvocati Michele Bontempi e Elena Frigo, che difendono il medico.

Mosca, che il gip nelle scorse settimane aveva mantenuto ai domiciliari anche dopo un lungo interrogatorio nel quale il medico aveva risposto a tutte le domande, non era presente in aula.

 

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