Estorsioni, minacce e armi: 109 anni di carcere per 'ndrangheta

Si è chiuso con dieci condanne per complessivi 109 anni e sei mesi di carcere il processo davanti al tribunale di Brescia
L'ingresso del Tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso del Tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Si è chiuso con dieci condanne per complessivi 109 anni e sei mesi di carcere e sei assoluzioni il processo davanti al tribunale di Brescia per estorsioni, minacce, detenzione abusiva di armi, aggravati dall'associazione a delinquere di stampo mafioso, per fatti accaduti a Mantova dove nel 2015 vennero arrestate 117 persone e con l'inchiesta dell'antimafia che toccò anche l'amministrazione comunale virgiliana. 

Nell'ambito del processo per ’ndrangheta nel Mantovano sono stati condannati dal tribunale di Brescia: Condannati Deanna Bignardi (4 anni), Grande Aracri Nicolino a 28 anni, Giuseppe Loprete a 19 anni, Giacomo Marchio a 4 anni e sei mesi, Salvatore Muto a 18 anni, Antonio Rocca a 26 anni, Salvatore Rocca a un anno e nove mesi, Danilo e Ennio Silipo a quattro anni, Alfonso Bonaccio condannato a dieci anni. 

Assolti Gaetano Belfiore, Antonio Floro Vito, Rosario e Salvatore Grande Aracri, Antonio Gaultieri e Moreno Nicolis.

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