«Droga nel corpo di Marta», ma non è la causa della morte

L'esito dell'esame tossicologico sul corpo della 34enne Marta Baroni, trovata senza vita in un cassonetto per la raccolta del verde
AA

Aveva assunto droga, ma non in quantità tale da uccidere. L’esame tossicologico effettuato sul corpo di Marta Baroni parla chiaro: la 34enne trovata senza vita in un cassonetto per la raccolta del verde in via Torricella, in città, la mattina dello scorso 25 agosto, nell’ultima serata in vita aveva fatto uso di eroina e cocaina oltre a psicofarmaci. 

Ma non è stata la droga a provocare l’emorragia gastrica di cui la donna è morta. Soffriva di gastrite da tempo e non si sarebbe accorta del peggioramento delle condizioni. Nessuno degli amici più stretti avrebbe poi provato a salvarle la vita.

L'articolo completo sul Giornale di Brescia in edicola oggi, scaricabile qui in formato digitale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia