Dal clima a Nadia Toffa: il Te Deum del vescovo Tremolada

La politica, la tolleranza, i cambiamenti climatici: è una riflessione di ampio respiro quella offerta dal vescovo di Brescia, mons. Tremolada
  • La celebrazione nella basilica delle Grazie
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La politica, la tolleranza, i cambiamenti climatici: è una riflessione di ampio respiro quella offerta dal vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, in occasione del Te Deum celebrato alla basilica delle Grazie nell'ultimo giorno dell'anno.

Nel ricordare quanto accaduto nei 12 mesi appena trascorsi, mons. Tremolada guarda all'impegno di Papa Francesco, riferendosi in particolare al viaggio negli Emirati Arabi durante il quale si è alzata la richiesta ai politici di tutto il mondo affinché si impegnino seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace, impegnandosi per porre fine al più presto allo spargimento di sangue innocente.

Il vescovo ha poi ricordato il 2019 come un anno particolarmente importante per l'Europa, a cominciare dalle elezioni del maggio scorso. Un'Europa - ha sottolineato - che ha grande valore per se stessa e per il mondo intero, come comunità di popoli e non solo come unione monetaria. Europa che si è stretta attorno a Notre-Dame distrutta da un terribile incendio il 15 aprile scorso, solo uno purtroppo dei roghi che nel 2019 hanno devastato il pianeta. Mons. Tremolada ricorda l'Amazzonia, il Nord America e i recenti incendi in Australia. «Questo ci obbliga a una riflessione seria sui cambiamenti climatici in corso e sulle nostre responsabilità nei confronti dell'ambiente in cui viviamo e che dobbiamo consegnare alla future generazioni».

 

 

Venendo agli eventi che hanno segnato la vita della città, il vescovo ha ricordato il viaggio compiuto a Betlemme da parte di una delegazione bresciana e i lutti che hanno colpito la comunità, dalla morte di Nadia Toffa a quella del piccolo Daniele Bazzardi, morto a 4 anni in un incidente stradale, fino agli addii a monsignor Vigilio Olmi, padre Giulio Cittadini, don Ettore Piceni e don Enrico Andreoli. In chiusura mons. Tremolada ha ringraziato per il tanto bene che in questo anno è stato compiuto, nel mondo e in particolare nella nostra diocesi e nella nostra città.

 

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