Covid, la variante Pirola isolata per la prima volta a Brescia

Ad annunciarlo è Arnaldo Caruso dell'UniBs: «Ha le carte in regola per poter prendere piede e soppiantare quelle circolanti»
Coronavirus, analisi di laboratorio - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Coronavirus, analisi di laboratorio - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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La variante BA.2.86 di Sars-CoV-2, ribattezzata Pirola sui social, è arrivata in Italia ed è stata isolata per la prima volta a Brescia. Ad annunciarlo all'Adnkronos Salute è stato Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), alla guida del team scientifico che l’ha tracciata.

«Abbiamo effettuato quello che risulta essere il primo isolamento di BA.2.86 nel nostro Paese - spiega lo specialista, ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all'Università degli Studi di Brescia nonché direttore del Laboratorio di Microbiologia dell'Asst Spedali Civili -. L'isolamento di Pirola è avvenuto dal campione di un paziente fragile portato alla nostra attenzione. Il sequenziamento è in corso».

Secondo Caruso la variante «ha tutte le carte in regola per poter prendere piede e soppiantare le varianti circolanti». In termini di «capacità di diffusione ed evasione immunitaria» sembra avere «le caratteristiche per poter essere una variante di successo, che potrebbe sostituire anche Eris attualmente dominante al 40-50%». Attualmente però «non c'è alcuna evidenza che si tratti di una variante più patogena o più aggressiva delle precedenti» precisa lo specialista.

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