Consiglio comunale, bagarre su Cammarata

Ad incendiare gli animi la proposta del consigliere Massimo Tacconi di inserire in votazione una proposta di sfiducia al presidente
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Bagarre in consiglio comunale questa mattina. Ad incendiare gli animi la proposta del consigliere di minoranza della Lega, Massimo Tacconi, di inserire in votazione una proposta di sfiducia al presidente del Consiglio, Roberto Cammarata, reo, secondo l'esponente del Carroccio, di «essere di parte».

Una presa di posizione cavalcata dal consigliere del gruppo Misto, Mattia Margaroli, che avrebbe accusato Cammarata, al quale si è più volte rivolto chiamandolo «consigliere» o «professore», invece di presidente, di «non conoscere il regolamento». 

Una discussione che è presto degenerata tanto da richiedere per ben due volte l'intervento del segretario generale del Comune, Melina Barilla, che ha dovuto chiarire l'inconsistenza della richiesta della minoranza, non contemplata dal regolamento. Chiedere al Consiglio di votare una proposta di sfiducia al presidente del Consiglio, senza che questa sia già inserita all'ordine del giorno, non è possibile.

«Il tema - ha detto Cammarata - andrebbe piuttosto affrontato in una riunione dei capigruppo e poi, eventualmente, portato in Consiglio comunale». Dalla richiesta di sfiducia avanzata da Lega e gruppo misto si è dissociata Paola Vilardi, capogruppo di Forza Italia, che spiegato di non condividere la presa di posizione dei colleghi della minoranza. Ci sono voluti circa 40 minuti per riportare un po' di calma nell'aula di Palazzo Loggia.

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