Con AiutiAMObrescia, 150 posti letto in più nell’ospedale diffuso

Il coordinatore Enrico Zampedri: «Saranno ricavati nelle strutture già esistenti». Intanto il totale delle donazioni sale a 11,8 milioni
Il coordinatore del fondo Enrico Zampedri - © www.giornaledibrescia.it
Il coordinatore del fondo Enrico Zampedri - © www.giornaledibrescia.it
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Tramontata l’idea dell’ospedale da campo, a Brescia è sorta quella dell’ospedale diffuso con posti letti in più per i pazienti Covid-19 da ricavare all’interno delle strutture già esistenti. La generosità dei bresciani, attraverso AiutiAMObrescia, sarà fondamentale perché il progetto vada in porto. Al momento le donazioni ammontanto a un totale di 11.830.345,03 euro.

 

--> Come donare: BONIFICO

Fondazione Comunita Bresciana Onlus (NB senza accento per evitare problemi)
IBAN: IT76Z0311111238000000001390
Causale: AIUTIAMOBRESCIA (NB senza hashtag)
Per chi risiede all'estero: BIC BLOPIT22

Ricordiamo che Fondazione della Comunità Bresciana ha aperto la raccolta anche attraverso il canale online For Funding.

 

«Dieci giorni fa - spiega il coordinatore del fondo, Enrico Zampedri - ci siamo posti il problema di realizzare l’ospedale da campo insieme ai direttori generali degli ospedali della città: abbiamo analizzato il progetto, lo abbiamo sviluppato e lo abbiamo mandato in Regione. Dal Pirellone ci hanno detto che quella non era la strada. Da quel momento ci siamo messi subito a lavorare su un altro fronte, che è quello di aiutare gli ospedali principali ad aumentare il numero di posti letto in terapia intensiva. Abbiamo iniziato a lavorare con tutte le strutture per chiedere loro di aumentare il numero di posti da dedicare a pazienti affetti da coronavirus, e ci siamo detti pronti a sostenerli economicamente».

A Brescia, osserva Zampedri, è possibile mettere in atto questo progetto «perché abbiamo una dotazione complessiva di posti letto di oltre 5.000 unità, un numero che in proporzione agli abitanti è decisamente superiore alla media regionale. Questo ci potrebbe permettere di realizzare una sorta di ospedale diffuso con quei 150 o i 200 posti che servono non sotto una tenda o dentro il padiglione della fiera, ma in una struttura ospedaliera dotata di tutti gli standard di sicurezza e di tutto ciò che serve per ospitare in modo decoroso e degno i pazienti che devono essere curati». Questo, conclude Zampedri, «è quello che vogliamo fare, questo è il modo in cui vogliamo impegnare le risorse di AiutiAMObrescia che i bresciani ci hanno donato tanto generosamente».

 

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