Caso Caffaro, Regione e Comune: «Insieme per il bene dei cittadini»

Gli assessori Maione (Lombardia) e Bianchi (Brescia) spengono le polemiche: «Ora meglio pensare alla bonifica»
CAFFARO: "INSIEME PER I CITTADINI"
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Il destino della bolla dei veleni resta legato agli sviluppi imminenti attesi a ottobre, il processo per disastro ambientale continua a muoversi lungo i binari giudiziari. Nel mezzo ci sono gli echi delle polemiche politiche che continuano ad aleggiare sopra la Loggia. E il caso Caffaro continua a far discutere a ogni livello.

L’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione schiva le diatribe e si limita a dire: «Le istituzioni stanno lavorando per raggiungere l’obiettivo ed è questo ciò che conta. Al di là dei vari colori politici la politica deve pensare al bene dei cittadini. Ed è ciò che sta facendo la Regione». E chi da mesi lavora per estirpare i veleni sembra concentrarsi solo sulla messa in sicurezza di un pezzo di Brescia.

Così può capitare che Maione e l’assessora comunale all’Ambiente Camilla Bianchi si trovino d’accordo sulla visione a breve e medio termine: «Si tratta di processi di cambiamento molto complessi - dice Bianchi -, ma quando c’è la volontà politica e le risorse la politica riesce a garantire la salute dei cittadini». Sulla stessa linea l’assessore regionale: «Abbiamo accelerato il passo negli ultimi mesi e abbiamo ottenuto risorse per la bonifica delle terre profonde e per l’abbattimento degli edifici. Solo qualche mese fa era un risultato insperato».

Il bando

Lo sguardo è infatti tutto rivolto al prossimo mese: il 10 ottobre chiuderà la gara europea da 57 milioni 165mila euro per la prima fase della bonifica. Poi dal primo novembre A2A Ciclo Idrico inizierà a gestire la barriera di sicurezza idraulica - quella che anche in queste ore protegge la falda acquifera sotto l’ex sito industriale – grazie a otto milioni e mezzo di euro in tre anni garantiti dal nuovo accordo di programma tra ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comune e Provincia di Brescia. Il 31 ottobre sarà infatti il «day off» del lavoro dell’azienda Caffaro Brescia srl nel sito.

Non solo, perché negli stessi giorni il commissario straordinario Mario Nova potrebbe lasciare l’incarico al successore. «Ed è importante che si abbia un piano B, qualora ci sia un effettivo avvicendamento», spiega Bianchi. Sarà insomma un autunno fondamentale per la storia di Brescia e per il futuro stesso delle prossime generazioni di bresciani, come confermano all’unisono Maione e Bianchi: «La salute dei cittadini deve essere il primo obiettivo da salvaguardare». 

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