Caso Artematica, «la Loggia parte civile contro Brunello»

La Loggia si costituirà parte civile contro Brunello - in aula il 6 ottobre - per le mostre di Artematica con ingressi gonfiati
Andrea Brunello con il suo avvocato all'ingresso del Palagiustizia
Andrea Brunello con il suo avvocato all'ingresso del Palagiustizia
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Il Comune di Brescia si costituirà parte civile nel processo penale nei confronti di Andrea Brunello, amministratore unico di Artematica, in merito alle vicende legate alle mostre “Matisse. La seduzione di Michelangelo” e “Inca. Origine e mistero della civiltà dell’oro”.

A renderlo noto, alla vigilia dell'udienza preliminare che vedrà l'imputato in aula il prossimo 6 ottobre, è la stessa Loggia che in una nota ribadisce come il Comune voglia ottenere che Brunello, nel caso in cui sia affermata la sua responsabilità penale per i fatti di reato che gli sono addebitati, sia condannato a risarcire l’ente di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali derivati dalla sua condotta.

«L'imputato, dichiarando e attestando con documentazione falsa il superamento delle soglie di visitatori al quale era condizionato il pagamento per intero gli importi pattuiti per la realizzazione delle due mostre, ha illecitamente tenuto e poi trattenuto le risorse finanziarie stanziate dell'Amministrazione per tali eventi, cagionandole così un ingente danno patrimoniale».

Palazzo Loggia evidenzia come ai danni patrimoniali si siano aggiunte le spese derivanti dai procedimenti amministrativi per regolare i rapporti con Artematica e il danno d'immagine conseguente, nei confronti della collettività, patito dalla stessa amministrazione per l'aver autorizzato le due mostre di Artematica.

 

 

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