Caro energia, scontro in Consiglio sugli indirizzi da dare ad A2A

L’opposizione chiede una convocazione per parlarne. Il sindaco Del Bono: «No a ingerenze nella gestione della società»
Palazzo Loggia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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L’approvazione del bilancio consolidato 2021 del gruppo Comune di Brescia diventa l’occasione di un nuovo, acceso confronto tra maggioranza e opposizione sul ruolo che in questa fase storica, caratterizzata dalla preoccupazione per la crisi energetica ed il caro bollette, può e deve rivestire A2A, la società che ha un peso preponderante nella galassia delle controllate della Loggia e conseguentemente nei numeri del documento contabile.

E così se il voto finale del Consiglio comunale non registra nessun «no» (la maggioranza approva, le opposizioni si astengono) rispetto ad un bilancio che ha indubbi caratteri di solidità, la discussione che lo precede fa emergere posizioni diverse sulla necessità o meno di dare nuovi indirizzi alla multiutility, anticipando così uno dei temi più caldi della prossima, e ormai pressoché avviata, campagna elettorale verso Loggia 2023.

Di cosa si è parlato in Consiglio

La seduta si era aperta con i complimenti del presidente Roberto Cammarata ai tre consiglieri (Simona Bordonali, Giangiacomo Calovini e Fabrizio Benzoni) eletti in Parlamento, complimenti poi condivisi trasversalmente. Altro punto di convergenza, la condanna del gesto e la solidarietà al collega per alcuni volantini volgari ed offensivi nei confronti di Guido Galperti lasciati da mani ignote sui banchi del Consiglio.

Poi è toccato all’assessore Federico Manzoni (in assenza del titolare del Bilancio, Fabio Capra, assorbito da un altro impegno istituzionale) illustrare il bilancio consolidato, puntando in particolare su «tre aspetti rilevanti sul piano politico: la ricaduta del Covid sui ricavi di alcune società; la risposta data dal Comune con contributi straordinari ad alcune società specie quelle operanti in ambito della mobilità, sportivo, museale e dei servizi sociali; il fatto che tutte le società, con la sola eccezione della San Filippo (perdita di 233mila euro), hanno il bilancio in utile».

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Anche il sindaco Emilio Del Bono ha fornito la sua lettura del documento, rilevando come il bilancio sia stato «fortemente segnato da due eventi straordinari: per il primo semestre ancora il Covid, per la seconda parte dell’anno le prime avvisaglie dell’aumento dei costi dell’energia», prima di accendere i riflettori su tre questioni da leggere anche in prospettiva: la mobilità pubblica («il fondo regionale e nazionale trasporti deve essere sostenuto, noi abbiamo dato ancora 8,5 milioni all’agenzia del Tpl»), le società che gestiscono gli impianti sportivi («bisogna garantire l’attività») ed il tema A2A, «i cui dividendi ci hanno consentito di trovare gli equilibri di bilancio mantenendo alto il livello dei servizi e senza toccare le tariffe».

Le richieste su A2A

L’attenzione dell’opposizione si è concentrata sul peso della multiutility. Per Gianpaolo Natali (Fratelli d’Italia) «alcune riflessioni vanno fatte. Il suo dividendo, è evidente, è fondamentale, e quindi dobbiamo prestare attenzione all’aumento dei costi ed al piano di investimenti, considerando anche la revisione sull’outlook del rating da parte di Standard & Poor’s e la discesa del valore dell’azione. Forse bisognerebbe lasciare un po’ meno mano libera agli amministratori ed il sindaco dovrebbe farsi sentire».

Per Simona Bordonali (Lega) di fronte alla «situazione drammatica dell’aumento delle bollette, certamente gli attori principali sono l’Europa ed il governo. Ma anche noi possiamo fare qualcosa di costruttivo. Per questo mi appello al presidente Cammarata perché si attivi per organizzare un Consiglio comunale congiunto tra Brescia e Milano perché si forniscano chiare indicazioni ad A2A su come operare in questo momento. Servono investimenti nella sostenibilità sociale (famiglie e aziende) dopo quelli fatti per la sostenibilità ambientale».

Anche da Paolo Fontana (Forza Italia) è arrivato l’invito «a non restare silenti di fronte allo tsunami sociale per famiglie e imprese rappresentato dal caro bollette: la politica deve svolgere un ruolo in questa fase, anche a livello locale. E quella di un Consiglio comunale congiunto è una buona idea, sarebbe un segnale forte». Proposta condivisa anche da Guido Ghidini dei 5 Stelle.

La replica del sindaco

Nella sua replica il sindaco ha ammonito: «Attenzione a fare entrare la politica là dove non è sua competenza agire. Noi diamo indirizzi, scelte strategiche, ma non entriamo nelle dinamiche gestionali. Se si ritiene che il management non va bene, lo si cambi. Certo io non lo penso e sono convinto che riusciremo a mantenere il nostro profilo di buon governo a livello comunale e di management aziendale».

A quel punto le opposizioni hanno rispedito al mittente l’accusa di «voler interferire con la gestione di A2A», sottolineando (con Paola Vilardi, Forza Italia) come «sulle bollette i Consigli comunali possono dare un indirizzo», rivendicando (con Natali) «uno spirito critico che forse alla maggioranza manca» ed auspicando (con Bordonali) «un nuovo patto con la città, a partire da un indirizzo preciso da dare ad A2A in questo momento così delicato per i cittadini bresciani». Indirizzo che invece secondo Tommaso Gaglia (Pd) «è già stato dato ed in modo chiaro, dal blocco delle tariffe del teleriscaldamento alla rateizzazione delle bollette».

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