Caos over 60: incertezza nel Bresciano, a Bergamo si vaccina

Nel derby dei vaccini agli over 60 Bergamo è netto in vantaggio su Brescia. Almeno dopo il primo weekend. Al di là dell’Oglio è stato infatti possibile prenotare e in molti casi già ricevere l’iniezione anti Covid. Al di qua invece i residenti nella zona da vaccinare prioritariamente hanno dovuto fare i conti con una serie di problemi.
Negli otto comuni individuati fin da principio è stato possibile aderire alla campagna, ma i primi appuntamenti dovrebbero arrivare soltanto nella giornata di oggi. Nei diciannove municipi che sono stati aggiunti in seguito dalla Regione (a quanto pare all’insaputa degli stessi sindaci e della stessa Ats) i cittadini interessati non hanno potuto nemmeno registrarsi sul sito.
Un caso emblematico è quello di Paratico e Sarnico, che non sono più divise soltanto da un ponte: le due località si sono ritrovate in queste ore con due modalità di prenotazione ben diverse, una decisamente più vantaggiosa dell’altra.La sponda bergamasca se la passa meglio: i cittadini di Sarnico e delle località limitrofe orobiche possono infatti prenotare il vaccino attraverso un portale che consente di ricevere all’istante data, ora e sede della somministrazione. Con pochi clic, in sostanza, si ha l’appuntamento vero e proprio.
Al contrario, chi risiede nella nostra provincia (paraticesi, iseani e così via) può soltanto aderire alla campagna di vaccinazione attraverso un sito web dedicato: al termine della procedura viene inviata una ricevuta nella quale, nero su bianco, si chiarisce che per conoscere data e ora dell’appuntamento bisognerà attendere un sms o una telefonata. Una procedura che, secondo qualcuno, penalizza gli utenti bresciani.
«C’è da avere un poco di pazienza - dice il sindaco di Paratico Gianbattista Ministrini -. È vero che ai 60-79enni di sms con la convocazione non ne sono ancora arrivati, ma siamo fiduciosi, soprattutto perché sappiamo che in questo momento le somministrazioni sono concentrate sugli over 80». «Tra gli over 60 che sto monitorando - conferma Gabriele Zanni, sindaco di Palazzolo - non ci sono state ancora convocazioni per il vaccino, ma tutto evolve rapidamente».
Una certa confusione regna invece nei 19 comuni aggiunti in seconda battuta nella fascia prioritaria. Qui mancano informazioni precise, tanto che la notizia dell’allargamento, da parte della Regione, della somministrazione agli over 60 ha colto di sorpresa cittadini e sindaci. Gli uni hanno provato, nella giornata di ieri, a prenotare il vaccino. Senza esito, però. Gli altri, senza risposte precise da dare, hanno invitato i residenti ad attendere.
Come il sindaco di Adro, Paolo Rosa: «In questo momento gli unici cittadini di Adro che hanno il diritto di aderire alla vaccinazione anti Covid-19 sono gli over 80». Analogamente si esprime il collega Ilario Cavalleri: «Risultano in fase di avvio le vaccinazioni over 60 per i soli otto comuni già noti, al confine con la Bergamasca. Per Erbusco, l’unico servizio attivo è quello degli ultraottantenni».
Poco più a est c’è poi chi è rimasto fuori, per poco, dal secondo (annunciato) giro di somministrazioni. Come Berlingo: «Ats stessa - precisa il sindaco Fausto Conforti - ci ha scritto dicendo di non avere informazioni ufficiali e formali dalla Regione su nuovi comuni». Oppure Rovato, dove il sindaco Tiziano Belotti ha voluto rivolgere un appello a chi, il vaccino, lo può già fare. Polemiche invece le voci che si alzano da Monticelli Brusati, comune «prioritario»: «I cittadini si fidano di noi sindaci, ed è a noi che si rivolgono per avere indicazioni ed essere rassicurati. Sarebbe quindi doveroso essere sempre opportunamente informati», sottolinea Paolo Musatti. «Come rappresentanti delle comunità - gli fa eco il primo cittadino di Cologne, Carlo Chiari - siamo rimasti spiazzati da una serie di notizie che, ad oggi, non è confermata da alcuna ufficialità».
Anche la sindaca di Corte Franca, Anna Becchetti, ha appreso dai giornali che il suo Comune è rientrato nel «cordone» da vaccinare. Pure in questo caso nessuna comunicazione è arrivata in municipio. Anzi. Quando Becchetti, insieme agli altri primi cittadini interessati, ha chiesto spiegazioni ad Ats Brescia, dalle autorità sanitarie è arrivata una frenata. «Non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale nemmeno loro - conferma la sindaca -. Attualmente non ci risulta che la fascia 60-79 anni dei residenti di Corte Franca possa rientrare nella campagna di vaccinazione prioritaria: i nostri cittadini lo devono sapere, ad oggi non è possibile per loro prenotarsi».
Resta però ottimista Gianpietro Maffoni, primo cittadino di Orzinuovi: «Avrei preferito ricevere la comunicazione in un modo più ufficiale, ma la do comunque per vera, considerato anche che nessuna smentita al riguardo è arrivata dalla Regione».
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