Borghesi (Centrodestra): «Il mio impegno su autostrada, flat tax e nuovo carcere»

Valtrumplino, senatore uscente, nell’ultima legislatura è stato anche presidente della Commissione Affari Costituzionali
Stefano Borghesi
Stefano Borghesi
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Lei è candidato al Senato nel collegio uninominale che abbraccoa la città, l’hinterland e le tre valli. Che impegno sente di prendersi verso un territorio così ampio?

Sono valtrumplino e mi sono preso a cuore in questi anni la questione della bretella autostradale di Valtrompia. Ci siamo impegnati su questo fronte e ora sono partiti i cantieri. È stato nominato un commissario straordinario per accelerare i lavori. L’impegno che mi prendo è continuare a prestare attenzione affinché l’opera venga ultimata. Per quanto riguarda la media Valcamonica su cui si è abbattuta l’alluvione, invece, mi auguro che si dichiari lo stato di emergenza per dare risposta a famiglie e aziende colpite. Infine, pensando alla città, c’è l’annoso problema del carcere. Canton Mombello è inadeguato. Anche come parlamentari bresciani siamo già stati dal ministro della Giustizia Cartabia per sottoporle l’urgenza della realizzazione del nuovo carcere. Mi auguro che nei prossimi anni si realizzi a Verziano.

Quali le priorità della sua campagna elettorale?

Il tema economico è centrale. Noi proponiamo cose realizzabili e fattibili. La tassazione è troppo elevata. Quando eravamo al governo avevamo iniziato ad introdurre la flat tax per le partite Iva fino a 65 mila euro. Per il futuro l’idea è lavorare per estenderla alle partite Iva fino a 100 mila euro e poi progressivamente a dipendenti e pensionati. Sempre sul piano fiscale, pensiamo alla riproposizione della rottamazione e del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali dal 2018 per quei contribuenti che hanno denunciato i guadagni nella dichiarazione dei redditi, ma che per una serie di motivi anche non dipendenti direttamente da loro non sono riusciti a pagare i debiti che avevano nei confronti dello Stato. E ancora, se andremo al Governo, non applicheremo la legge Fornero sulle pensioni. Credo sia necessario stabilire una quota 41 per garantire a chi ha pagato i contributi dovuti di poter andare giustamente in pensione. E infine, tematica per noi centrale è la riforma delle autonomie. Ci aspettavamo che il ministro Gelmini fosse in grado di portare in Consiglio dei ministri una legge delega su questo tema, invece non è stato così. Lo faremo se saremo al Governo.

Sul fronte della crisi energetica e delle bollette quale deve essere il primo intervento?

Il problema è di una gravità inaudita. Stiamo rischiando di perdere tutto il nostro settore produttivo con danni incalcolabili. Il senso di responsabilità spinge noi e ci auguriamo anche i leader degli altri partiti a trovare soluzioni immediate senza dividersi e litigare. Personalmente, nel breve termine, non vedo altre soluzioni che tassare in modo più deciso gli extraprofitti delle aziende che ci hanno venduto il gas. Se con la tassazione degli extraprofitti riuscissimo a calmierare i prezzi avremmo perlomeno tamponato il problema. Certo poi nel medio e lungo periodo servono interventi strutturali.

C’è ancora una buona fetta di elettori indecisi. Come convincerli?

Un modo per ridurre l’astensionismo è fare proposte credibili e fattibili che tocchino i temi che stanno a cuore alla gente. La Lega garantisce ai cittadini che porterà avanti cose fattibili e che dimostrato di essere in grado di fare quando ha governato, dalla partita economica e fiscale fino all’immigrazione. Con noi gli sbarchi erano diminuiti del 95%.

Il centrodestra ha stablito che il partito con più voti indicherà il premier. Nel caso fosse Fratelli d’Italia, Salvini cederà il passo a Meloni?

Salvini l’ha dichiarato più volte. Se sarà Fratelli d’Italia a prendere più voti sarà la Meloni a indicare il premier. Ci sono ovviamente sensibilità diverse su differenti tematiche all’interno della coalizione, ma sia nella definizione del programma che sul fronte dei collegi elettorali chi si aspettava un centrodestra litigioso è stato deluso. Se il centrodestra vincerà le elezioni ci sarà unito nel rispetto reciproco delle diverse sensibilità.

Immigrazione: Salvini ricorda i decreti sicurezza introdotti quando era ministro dell’Interno, Meloni parla di blocco navale...

I decreti sicurezza avevano funzionato. Io penso sia cosa concreta e condivisibile riproporre quindi una soluzione che era già stata testata e che aveva prodotto ottimi risultati, piuttosto che avventurarmi in opzioni che sembrano invece essere più slogan da campagna elettorale.

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