Bazoli: «La Brebemi era necessaria e ci sarà sempre più traffico»

Il presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, è intervenuto alla presentazione di una Ricerca sui risultati ottenuti dalla A35
Un casello dell'autostrada A35 tra Brescia e Milano - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Un casello dell'autostrada A35 tra Brescia e Milano - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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L'autostrada Brebemi «era necessaria» e «sono convinto che la crescita del traffico continuerà in modo progressivo e sicuro». È quanto sostiene il presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, intervenendo alla presentazione di una Ricerca sui risultati ottenuti dall'autostrada tra Milano e Brescia che vede Intesa come socio di riferimento.

«A poco più di un anno dell'inaugurazione dell'interconnessione tra la A35 con la A4 su Brescia, la crescita del traffico non potrà che aumentare», anche perché «importanti player nazionali e internazionali, soprattutto del settore logistico, sono interessati ad investire», spiega Bazoli, evidenziando che si tratta di un progetto «esemplare» perché «è stata la prima autostrada italiana realizzata con il project financing».

La Brebemi «è nata da un bisogno reale, non solo di mobilità, ma di crescita del territorio. Per questo Intesa ha accettato di sostenere questo progetto ambizioso», spiega ancora il banchiere, convinto che «tra una decina di anni si dirà che era un'opera così necessaria che si è realizzata naturalmente».

Bazoli ricorda poi anche «le difficoltà» affrontate, dicendo di essere «rimasto sconcertato non tanto per i ritardi e le difficoltà della burocrazia, ma per il fatto che non ci si sia resi conto che l'A4, sebbene fondamentale, non presenta quelle caratteristiche che un'autostrada di un paese civile dovrebbe avere», a causa del suo traffico eccessivo.

 

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