Aviaria a San Gervasio, via agli abbattimenti in altre aziende

La decisione dopo il focolaio nell'allevamento di tacchini a Casacce. Polemica degli allevatori sugli indennizzi
Un allevamento di tacchini - © www.giornaledibrescia.it
Un allevamento di tacchini - © www.giornaledibrescia.it
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Negli allevamenti avicoli circostanti a quello di Casacce di San Gervasio interessato dall’influenza aviaria verranno svolti abbattimenti preventivi: semplificando, l’obiettivo è «svuotare» di animali avicoli la zona così da scongiurare la comparsa di altri focolai. Per ora, quello di Casacce è l’unico sul territorio dell’Ats di Brescia, che considera la situazione sotto controllo. Ad ogni modo, bisogna fare il possibile per contrastare il rischio.

Stando agli allevatori del posto, saranno diverse le aziende interessate da questa misura. «Gli animali della specie avicola che potevano essere macellati in quanto completamente sani e senza alcun sintomo di malattia (con analisi accertate) sono stati o saranno macellati; quelli che invece non possono essere macellati verranno abbattuti per aumentare le misure di biosicurezza», spiegano e precisano dall’Ats di Brescia.

In questi giorni infatti, sempre stando alle testimonianze, le aziende che avevano avicoli a peso di macellazione hanno potuto caricarli e portarli al macello più vicino, chiaramente dopo lo svolgimento di controlli accurati per verificare che fossero sani e non affetti da aviaria. Questo ha consentito anche di alleggerire la zona di animali, sempre con la volontà di contenere il rischio diffusione. Ma adesso si partirà con gli abbattimenti preventivi degli avicoli che, pur presumibilmente sani, non hanno ancora raggiunto il peso, completato il ciclo e non sono destinati al circolo della macellazione.

È chiaro che le aziende interessate da tali abbattimenti subiranno un danno diretto considerevole e da fonti tecniche apprendiamo che quindi avranno diritto a ricevere indennizzi. Ma la preoccupazione comunque resta, accompagnata dagli interrogativi preponderanti: «Gli indennizzi quando arriveranno? E quanto staremo fermi? Quando potremo accasare?», ci riferisce un allevatore della zona che subirà l’abbattimento degli avicoli.

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