Anche i poliziotti bresciani chiedono taser e spy pen

A chiedere la dotazione è il Sindacato autonomo di polizia della nostra città
Un taser, una pistola elettrica - © www.giornaledibrescia.it
Un taser, una pistola elettrica - © www.giornaledibrescia.it
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Taser e spy-pen anche per gli agenti bresciani. A chiedere la dotazione della pistola elettrica e della penna che nasconde una micro telecamera è il Sindacato autonomo di polizia della nostra città, che in un comunicato ricorda come «Taser e spy-pen sono state due campagne del Sap, sia in ambito nazionale che locale, con particolare riferimento alla città di Brescia. Una questione - ricorda il segretario provinciale Sap, Paolo Faresin - che ora pare essere diventata prioritaria per il dipartimento nazionale di Pubblica Sicurezza che ha iniziato la sperimentazione del taser in 11 città italiane.

Il sindacato bresciano auspica che ben presto anche nella nostra città, agli operatori vengano forniti questi preziosi strumenti. A nostro avviso, l’utilizzo del taser diminuirà di molto il contatto fisico riducendo il numero dei feriti nelle forze di polizia, così elevato e in aumento negli ultimi anni. Un calo del contatto fisico – precisa Faresin – che porterà benefici anche per gli stessi aggressori contribuendo a evitare drammi già verificatisi in passato.

Dal 1° gennaio 2017 il dato statistico dei poliziotti feriti in servizio, alcuni in modo veramente grave, è preoccupante: ben 40 (il dato è per difetto) i colleghi feriti a seguito di colluttazioni per garantire la sicurezza. Non ultimo pochi giorni fa, per arrestare il rapinatore armato di coltello alla farmacia Formenti di via Trento, il collega a seguito della colluttazione è stato ferito alla mano».

 

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