«Aiutate la ricerca oncologica ricordando la mia Nadia»

L’appello di Margherita, mamma della «Iena» bresciana che oggi avrebbe compiuto 42 anni
Nadia Toffa
Nadia Toffa
AA

Oggi Nadia Toffa avrebbe compiuto 42 anni. Per mamma Margherita, di casa a Mompiano, il regalo più bello che la sua «Iena» dal grande sorriso e la forza di un leone avrebbe voluto ricevere è una donazione alla Fondazione a lei intitolata. «Nadia - racconta - non amava particolarmente il suo compleanno. Festeggiava con sobrietà in famiglia e insieme agli amici, a volte a casa, altre al ristorante. Un anno le abbiamo fatto una sorpresa con cinquanta persone: è quasi svenuta. Anche se non si direbbe, era una persona molto riservata, timida».

Margherita la ricorda con il cuore e con i fatti: «Abbiamo creato una Fondazione che finanzia la ricerca oncologica, il sostegno alla fragilità e la lotta alle disuguaglianze. Tutti possono dare il proprio contributo destinando a questo ente il 5X1000, facendo delle donazioni, acquistando le bomboniere, le t-shirt con la riproduzione di un quadro dipinto da Nadia e i suoi libri».

L’ultimo è uscito lo scorso ottobre, si intitola «Ti aspetterò tutta la vita. Pensieri di amore» ed è edito da Chiarelettere. «Siamo rammaricati - commenta la signora Margherita - per non essere ancora riusciti a pubblicizzarlo come si deve a causa del Covid. Contiene testi scritti da Nadia di notte sul cellulare con due dita che si muovevano velocissime. A me diceva: "Devo scrivere subito, altrimenti mi dimentico. Poi pubblicherò questi pensieri. Se non lo farò io, lo farai tu". Mia figlia sapeva quel che aveva, era consapevole che solo un miracolo avrebbe potuto salvarla. Ne parlavamo, era difficile ma lo facevamo comunque. Per lei era uno sfogo, per me un aiuto».

Mamma Margherita fa appello a tutti affinché sostengano la Fondazione Nadia Toffa (per informazioni: www.fondazionenadiatoffa.it) che ha recentemente devoluto il ricavato delle proprie iniziative benefiche agli studi dell’Unità di Neurochirurgia dell’ospedale San Raffaele di Milano per il progetto «Biopsia liquida nei tumori cerebrali» e a don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, nel Napoletano, sincero amico di Nadia, per la ricerca oncologica e il sostegno alla sua opera nei comuni della Terra dei fuochi. Per dare una mano alla ricerca «si può acquistare il libro - spiega - e fare un bel regalo a se stessi o a un amico e, attraverso la Fondazione, agli altri. Nadia ne sarebbe contenta».

A Margherita manca tantissimo: «La sento nel mio cuore, ma mi manca tutto di lei: il suo entusiasmo, il suo sorriso, la sua dolcezza. So che da Lassù mi aiuterà, ne sono sicura».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato