7mila miglia, in viaggio verso Est

Tappa a Vyskov per il viaggio benefico di Mondinelli, Lucini, Radici e Veraldi. Obiettivo: Katmandu.
AA

E' partita il 26 luglio la «7mila miglia lontano 2.0», la spedizione benefica - seconda edizione dopo la prima del 2009 - cui prendono parte l'alpinista Silvio «Gnaro» Mondinelli, il videomaker Nicola Lucini, il fotografo Giuliano Radici e l'art director Paolo Veraldi. Obiettivo: Katmandu. Ecco il racconto dei protagonisti tappa dopo tappa.

Partenza: 26 luglio Brescia-Tolmezzo (336km)
Il 16 luglio di 3 anni fa partiva l'avventura 7milamiglialontano, la prima edizione. A distanza di 36 mesi siamo ripartiti per una nuova avventura a 13.000 chilometri di distanza da casa. Le differenze però sono tante: partire in macchina dal piazzale dietro casa è diverso dal rito dell’aeroporto. Tre anni ricordo la levataccia, l’emozione palpitante nel vedere i miei compagni di avventura al check in della Malpensa, la coda al meta detector, un ultimo saluto da lontano intravisto tra una divisa e l’altra, un rituale per dichiarare una distanza che di lì a qualche ora, con lo sbarco in India, sarebbe stata enorme. Quest’anno invece le cose sono molto diverse: la partenza simbolica ieri dalla Margherita, sul monte Rosa, un brindisi doveroso alle montagne da dove parte tutto; e poi l’incontro con gli amici della Val Sesia e la festa a Brescia. Ma ancora, lo possiamo dire, non eravamo partiti. Oggi la vera partenza, quasi quattro ore di viaggio… che però non ci hanno portato poi così lontano. La sosta Tolmezzo era doverosa, qui abbiamo trovato tanti amici volenterosi e di cuore che ci hanno accolto a braccia aperte. L’amministrazione comunale ci ha voluto aprire le porte del palazzo comunale per una cerimonia breve ma di sostanza. E poi la serata con gli amici del Cai di Tolmezzo dove il Gnaro ha dato ancora una volta prova della sua freschezza e sincerità. Tutto bello, ma siamo ancora in Italia. Domani finalmente usciamo dal territorio patrio per avvicinarci un po’ più ai confini dell’Europa e finalmente incontrare l’Asia. Il nostro viaggio questa volta è proprio un viaggio della conoscenza: partire da casa ed affrontare tanti paesi in un crescendo di «diversità» ci porterà ad avvicinare un mondo del tutto diverso dal nostro un passo per volta, come una sorta di cura omeopatica, certi che si concluderà in un abbraccio di fratellanza vera con gli amici in Nepal. Ed è proprio questo lo scopo del nostro viaggio, imparare di nuovo a camminare sulla terra come fratelli: non vogliamo percorrere 7milamiglia per sentirci lontano da casa, anzi, tutto il contrario. Domani mattina finalmente riusciamo ad avere in mano i passaporti: a seguito di continui disguidi burocratici fino a questa mattina tutti e sette i nostri documenti erano fermi in ambasciata Pakistana a Roma. Spediti con corriere espresso, saranno qui domani alle 9. Meno male. Così finalmente partiamo davvero. Spiace solo che Gigi sia ancora bloccato in Italia per problemi tecnici con il Caminion. A lui toccherà la fida più difficile: riuscire a raggiungerci alla frontiera della Cina partendo con tre giorni di ritardo.

27 luglio 2012 - Tolmezzo-Vyskov (607km)
Viaggiare con il Gnaro è sempre piacevole: ogni dove ci sia una montagna c’è qualcuno che lo conosce. Scesi dalle camere dopo la colazione ecco che viene avvicinato da una vettura della guardia di finanza… e ci mancherebbe altro, sono i vecchi colleghi che vengono ad augurargli buon viaggio e noi siamo ovviamente felici di fare una foto di gruppo per ricordare il piacevole momento. Dopo di chè, puntuali come orologi svizzeri, ci siamo recati presso l’ufficio DHL di tolmezzo per ritirare i passaporti, spediti il giorno prima da Roma. Quando abbiamo scoperto che non erano ancora arrivati ci siamo lasciati prendere da un certo sgomento. Per fortuna si è trattato solo di un piccolo ritardo risolto grazie alla disponibilità del ragazzo della DHL che ci ha raggiunto fuori dall’autostrada cambiando il suo solito giro. Così finalmente siamo riusciti a prendere in mano il nostro documento e a guardare i nostri visti, sorta di piccole sibille che ci lasciano intuire il futuro che ci attende nel prossimo mese. Un sospiro di sollievo e via, partiti per una giornata che possiamo ricordare per la quantità di chilometri percorsi (700), le ore trascorse in macchina e i posti meravigliosi che abbiamo soltanto sfiorato o intravisto dall’autostrada:l e Alpi austriache con le loro meravigliose foreste e le mucche da cioccolato; il grazioso Autogril dove servivano la cotoletta sopra gli spaghetti, la splendida periferia di Vienna, il danubbio blu visto non solo per un attimo, gli sconfinati laghi immersi nelle infinite pianure ed intravisti nella luce del tramonto, e le distese di campi di granturco ed i filari di torri eoliche. La giornata di sole ha contribuito ad esaltare i colori dell’estate ed il rimpianto per un occasione persa che cissà quando si ripresenterà. Alle otto di sera finalmente riusciamo a trovare un albergo a Vyscov, in Repubblica Ceca e ci fermiamo. Per riposare. Domani è un altro giorno, la frontiera con la Russi il nostro obbiettivo. Ovviamente a soffrire di più per queste tratte forza è il Gnaro, che di certo domani sarà il primo ad alzarsi per farsi la sua corsetta di un paio di ore...

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia