Bassa

Velodromo e richiesta di danni: a Montichiari si cerca l’accordo

Nella bozza del Comune è previsto un risarcimento di 82mila euro per l’asd Energy
Il Velodromo di Montichiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il Velodromo di Montichiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Il Comune è disposto a riconoscere un risarcimento danni pari a 82mila euro (a fronte degli oltre 413mila che gli erano stati richiesti) e mira alla risoluzione consensuale della convenzione di gestione: è questa la bozza di accordo che l’esecutivo Togni sottopone all’asd Energy, ossia la società concessionaria del Velodromo, la cui gestione è stata sospesa nel 2018 a seguito del sequestro dell’impianto disposto dalla Procura.

Il documento è stato approvato dalla Giunta e ora bisogna vedere se  si concretizza formalmente la sottoscrizione da parte della società. Ad ogni modo, salvo colpi di scena, tutto potrebbe andare liscio. Va detto che la bozza in questione è il frutto del dialogo tra le due parti, ossia Comune ed Energy, intrapreso al fine di evitare un contenzioso legale che, oltre a mettere l’ente locale in una delicata posizione, comporterebbe il rischio di consegnare il Velodromo in ostaggio, non solo dei sigilli tutt’oggi in essere, ma anche di una diatriba giudiziaria. È meglio di gran lunga evitare.

La vicenda. Ripercorrendo parte della fitta vicenda, dopo il sequestro dell’impianto, avvenuto sotto la precedente Amministrazione e «motivato dal mancato rinnovo del certificato di prevenzione incendio», la società aveva «bussato» al municipio chiedendogli i danni: precisamente li aveva quantificati in 413.332 euro, motivati dai mancati introiti (dato che, peraltro, la struttura non ha potuto ospitare i campionati europei di pista previsti nell’agosto 2018,), da richieste risarcitorie avanzate alla società da parte di terzi e dalle spese che dice di aver sostenuto a seguito del sequestro. Quindi l’attuale Amministrazione, data la disponibilità di Energy a colloquiare e a sciogliere senza litigi la convenzione, si è mobilitata per trovare un accordo risolutorio onde evitare di finire per tribunali, dato che il sequestro «è riconducibile alla sfera di responsabilità del Comune», si legge nella delibera di Giunta.

Ad ogni modo, l’ente «ha ritenuto solo in parte fondate le pretese del concessionario», ecco perché l’indennizzo stabilito (di 82mila euro) non copre in toto le richieste iniziali. Carte bollate. Il Comune, nella bozza, si obbliga anche a pagare completamente tale importo entro il 28 febbraio. Ma non finisce qui, la Giunta, infatti, come atto dovuto, ha dato mandato di incaricare un legale che assista il Comune nell’iter che potrebbe condurlo, a sua volta, a chiedere un risarcimento danni ai soggetti eventualmente responsabili del sequestro del Velodromo «motivato dal mancato rinnovo del certificato di prevenzione incendio». Naturalmente, al di là del fronte «rapporti col gestore», tocca continuare a occuparsi dei lavori ancora necessari al ripristino e dissequestro della struttura (nella quale possono comunque svolgersi gli allenamenti alla Nazionale): per fare il punto della situazione, giovedì 23 è programmato un tavolo in Regione, fra gli attori della vicenda.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia