Bassa

Velodromo, resta il sequestro. Saltano gli Europei

Un vertice in Regione col Comune non basta. La Prefettura conferma i sigilli all'impianto
Il velodromo Fassa Bortolo di Montichiari - Foto Pierre Putelli/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il velodromo Fassa Bortolo di Montichiari - Foto Pierre Putelli/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Si complica la vicenda del Velodromo di Montichiari che perde i campionati europei. Ieri due incontri ad alto livello erano destinati a tracciare un solco fra la possibile riapertura della struttura o il cammino lento ed inesorabile verso l’abbandono. E purtroppo sembra abbiano intrapreso la seconda strada.

Al mattino un vertice in Regione, voluto dall’assessore allo sport e giovani del Pirellone, Martina Cambiaghi al quale hanno partecipato il sindaco di Montichiari Fraccaro, gli assessori allo sport e Lavori pubblici del comune bassaiolo, rappresentanti del Coni regionale, della Federazione ciclistica italiana, i responsabili dell’Asd Energy che ha in gestione l’impianto e tecnici e dirigenti della Regione. Lo scopo era capire come poter affrontare i problemi dell’anello, unico velodromo coperto esistente in Italia inaugurato nel 2009. L’assessore regionale, riferiscono fonti qualificate presenti all’incontro, ha assicurato la massima collaborazione e volontà da parte del Pirellone, disposto a coprire fino al 50% dei costi per risolvere i problemi continengenti e consentire lo svolgimento dei campionati europei Juniores e Under 23 in programma a partire dal 21 agosto con 350 atleti iscritti, voli ed hotel già prenotati. Ma ha chiesto in cambio, un progetto serio da parte del Comune, proprietario della struttura, per risolvere le criticità emerse durante dei controlli dei vigili del fuoco che hanno poi portato la Procura ad aprire un fascicolo e disporre il sequestro della struttura.

Il Comune ha preso formali impegni al tavolo per sostituire immediatamente i teli che impediscono all’acqua di colare sulla pista (per difetti strutturali dell’impianto all’origine) con materiale ignifugo e predisporre, tramite il gestore, la pulizia della pista e i lavori necessari ad accogliere gli atleti europei. Ma resta da sciogliere il nodo del sequestro. A questo scopo nel tardo pomeriggio è stata convocata in Prefettura la commissione provinciale di Vigilanza deputata a vagliare la documentazione presentata dal Comune. La Commissione, fa sapere in serata il sindaco Fraccaro, ha «preteso che venga risolto l’annoso problema delle infiltrazioni d’acqua dal tetto. Senza questo intervento il Velodromo non potrà essere riaperto nonostante sia stato superato il problema del certificato prevenzione incendi. Così stando le cose, con grande rammarico, i campionati europei under 23 non potranno svolgersi a Montichiari». Fin qui lo scarno comunicato. La questione è divenuta anche una partita politica fra la maggioranza e l’opposizione. Una querelle che ha tirato in ballo anche il vecchio gestore, la Monteclarense presieduta da Piero Bregoli che non ci sta e risponde per le rime dimostrando punto per punto con atti protocollati in Comune che le criticità «emerse erano state evidenziate fin da subito e il Comune non ha fatto nulla. Ciò nonostante l’attività è proseguita con grandi risultati» fino al cambio gestione.

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