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Professione pilota? Ecco come fare e quanto costa

Si prevede che in Europa ne serviranno 50mila in dieci anni, 600mila nel mondo in vent’anni
Per la professione di pilota il futuro si annuncia carico di opportunità lavorative - © www.giornaledibrescia.it
Per la professione di pilota il futuro si annuncia carico di opportunità lavorative - © www.giornaledibrescia.it
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«Da grande farò il pilota d’aereo». Mica una brutta idea, a giudicare da come è messo il mercato dell’aviazione. Il grande pubblico italiano se n’è accorto con le recenti, massicce cancellazioni di voli decise da Ryanair: al di là delle ferie da smaltire e di ogni ragionamento ulteriore sulla situazione e sulle prospettive della compagnia irlandese, la carenza di piloti è oggi un dato acquisito a livello globale.

Le compagnie investono, i passeggeri aumentano, molti piloti vanno in pensione: ecco che allora, secondo uno studio di Boeing, nei prossimi vent’anni ne serviranno oltre 630mila di nuovi, 50mila solo in Europa nel prossimo decennio.

Insomma, un pensierino alle professioni «volanti» (piloti ma anche assistenti di volo) è legittimo e più che sensato da parte di chi sta progettando il proprio futuro lavorativo. Certo occorre essere pronti ad affrontare un accurato percorso di formazione e disposti ad investire tempo e denaro.

Due sono le strade possibili: frequentare, partendo da zero, un corso integrato finalizzato ad ottenere la licenza ATPL, quella di pilota di linea; oppure procedere passo passo, cominciando dal corso per conseguire la licenza di pilota privato (PPL) e passando per la licenza commerciale (CPL), con cui già si può iniziare a lavorare come primo ufficiale sugli aerei di linea. Il tutto in una combinazione di corsi teorici e ore di volo effettive per ottenere le diverse abilitazioni, per classi o tipo di velivolo.

La seconda via è quella più battuta, anche perché un approccio graduale può consentire di evitare «salti nel buio», vale a dire scelte costose che non si rivelino confacenti alle effettive inclinazioni personali. E anche da noi, per chi vuol provare ad iniziare il percorso, c’è una possibilità. È quella offerta dall’Aeroclub Brescia, che ha sede all’aeroporto di Montichiari.

Il club organizza quest’anno il 24° corso per pilota privato, che si articola in 110 ore di lezione teorica e in 45 ore di volo. Alla fine, in capo ad un percorso di formazione standardizzato a livello europeo ed eseguito sotto la vigilanza dell’Enac (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) si ottiene una licenza Easa (European Aviation Safety Agency), riconosciuta in tutto il mondo.

Il corso per la licenza PPL a Brescia costa 6.900 euro, un costo che il Club, in un’ottica associativa di divulgazione della cultura aeronautica, riesce a tenere più basso di altre realtà lombarde, senza cedere di un centimetro sulla qualità della formazione offerta.

 

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