Bassa

Nuova discarica a Montichiari, dal Consiglio di Stato un altro no

La Regione aveva negato l’autorizzazione richiesta da Padana Green, il cui ricorso è stato bocciato
L’area dove si prevedeva di realizzare la discarica - © www.giornaledibrescia.it
L’area dove si prevedeva di realizzare la discarica - © www.giornaledibrescia.it
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Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Padana Green srl che nel 2011 aveva chiesto alla Regione la compatibilità ambientale per realizzare una nuova discarica nell’Ate di Vighizzolo, ottenendo giudizio negativo. Il no, risalente al 2018, era stato impugnato dalla società che si era  rivolta al Tar. Il Tribunale amministrativo regionale, nel 2020, aveva respinto il ricorso, ma Padana Green non si era arresa, rivolgendosi al Consiglio di Stato.

La sentenza

Ora quest’ultimo pronunciamento, pubblicato pochi giorni fa, era atteso anche perché l’originaria istanza di compatibilità ambientale per la discarica, con cella monodedicata a rifiuti contenenti amianto, era stata avanzata prima dell’istituzione del fattore di pressione, ossia quella norma che, fino ad ora, ha tutelato Montichiari dall’arrivo di nuove discariche. Tale aspetto tempistico, infatti, è stato rimarcato dalla stessa Padana Green nel ricorso di primo grado (assieme alle sue altre ragioni), laddove, semplificando, la società sostiene che il fattore di pressione non dovesse nemmeno essere citato nel diniego regionale alla sua istanza di compatibilità ambientale perchè l’istanza è precedente all’adozione di questo limite.

Nella sentenza del Consiglio di Stato i giudici scrivono che «il nuovo criterio localizzativo denominato fattore di pressione non è stato applicato al caso di specie come causa automaticamente escludente, ma è stato comunque correttamente tenuto in considerazione dall’Amministrazione regionale nel complessivo giudizio di compatibilità ambientale, in ossequio al principio euro-unitario di precauzione in materia ambientale», si legge limitatamente ai punti che affrontano il fattore di pressione.

Insomma,il fattore di pressione non è stato il motivo del no da parte della Regione. Va comunque premesso il fattore ora c’è ed è quindi corretto che gli enti non lo ignorino. La Provincia, il Comune e la Regione si erano costituiti in giudizio chiedendo il rigetto delle motivazioni di Padana Green. E così hanno avuto ragione. Ora si vedrà se la questione si chiuderà qui o se ci sono spiragli per un’altra battaglia a colpi di carte bollate.

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