Bassa

Migranti al lavoro per la comunità: puliranno strade e giardini ad Azzano

Le persone richiedenti asilo ospitate alla Niga su base volontaria dedicano alcune ore al territorio, senza retribuzione
L’Hotel Niga ospita un centinaio di immigrati in attesa di ottenere lo status di profugo - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
L’Hotel Niga ospita un centinaio di immigrati in attesa di ottenere lo status di profugo - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
AA

Trasformare una reciproca e difficile convivenza in una risorsa per tutta la comunità. Questo è quanto ha proposto l’amministrazione di Azzano Mella gettando di fatto un sasso nello stagno dell’indifferenza sul tema della presenza dei richiedenti asilo e delle risposte che i singoli territori possono loro offrire.

«Sta iniziando in questi giorni l’attività di lavoro utile. Diversi ospiti della Niga, su base volontaria, stanno dedicando alcune ore alla cura del territorio che li ospita. Il progetto prevede di impiegare senza alcuna retribuzione, i richiedenti asilo presenti nell’Hotel Niga gestito dalla Cooperativa Progetto Accoglienza & Integrazione per piccoli lavori di manutenzione di parcheggi pubblici e aree a verde pubblico, prevalentemente per attività di pulizia aree, svuotamento cestini e verniciatura panchine e attrezzi da gioco». Secondo il sindaco «lo svolgimento di questi servizi è stato reso possibile con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la sperimentazione di percorsi educativi di accoglienza e integrazione, stipulato con la cooperativa sociale che già si occupa dei profughi, del tutoraggio e della parte operativa del progetto».

Le attività da svolgere sono state individuate tra quelle che possono dare maggiore vantaggio alla collettività, che non richiedono specializzazione e comunque cercando di assecondare capacità, attitudini, professionalità e intenzioni dei migranti. Fondamentale è che le attività si svolgeranno nel luogo dove i richiedenti asilo abitano, nell’ottica della miglior integrazione possibile.

Il caso

La vicenda è successiva alla levata di scudi del sindaco Matteo Ferrari (centrodestra) all’ipotesi che la Prefettura destinasse al centro di accoglienza della Niga altre decine di stranieri in attesa di ottenimento dello status di profugo. Il sindaco aveva preso carta e penne sollecitando la Prefettura a visionare la situazione ad Azzano, prendendo atto anche della difficile convivenza tra i giovani stranieri e il territorio.

Ferrari aveva anche fornito immagini di alcuni stranieri intenti a lavarsi nei fontanili del parco urbano recentemente creato in centro quindi inaugurato come novità.

Si era quindi generato un vero e proprio caso Azzano, ripreso dai media nazionali. I numeri raggiunti di ospiti erano davvero troppo alti per il piccolo borgo al limitare dell’hinterland, tanto che lo stesso prefetto Maria Rosaria Laganà andò a visitare il centro finendo a colloquio con Ferrari. Quindi, dopo i mesi di confronto a volte al calor bianco con le istituzioni, ora nasce l’ipotesi di lavori socialmente utili da offrire ai richiedenti asilo proprio in Azzano Mella. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia