Bassa

La protesta del sindaco di Azzano Mella: «Troppi migranti in hotel, è ingestibile»

Ferrari scrive alla prefetta: «Dovevano essere 50, sono 95, rispetti l’accordo». Ieri è arrivato un minore
Profughi ospiti all'Hotel Niga di Azzano Mella - Foto d'Archivio
Profughi ospiti all'Hotel Niga di Azzano Mella - Foto d'Archivio
AA

Mentre a Flero il mini-hub di transito è ormai pienamente entrato in funzione (non senza un lungo strascico di dissensi), a una manciata di chilometri di distanza un’altra esperienza di accoglienza diventa motivo di preoccupazione per gli amministratori locali.

Ad Azzano Mella il sindaco Matteo Ferrari definisce «emergenza» la presenza di quasi un centinaio di migranti nella comunità e scrive alla prefetta Maria Rosaria Laganà per esprimere i propri timori: «Nonostante la convenzione con la cooperativa “Un Sole per Tutti”, presso l’Hotel Niga di via Milano, prevedesse l’ospitalità di 50 richiedenti asilo, attualmente le persone ospitate sono ben 95. Un’evidente violazione delle normative e degli accordi stabiliti». Nella missiva arrivata ieri in Broletto, il primo cittadino chiede a Laganà di «garantire una gestione equilibrata e sostenibile, che possa assicurare aiuto e supporto a coloro che sono in difficoltà. Solo attraverso una collaborazione efficace tra le istituzioni sarà possibile affrontare degnamente queste sfide, senza gravare in maniera eccessiva sulla comunità che già fatica a garantire i bisogni dei residenti».

Malumori

Una presa di posizione che segue il solco di un più generale clima di malumore rispetto alle politiche dell’accoglienza diffusa che nelle ultime settimane regna tra i sindaci italiani. Nei municipi si assiste a una vera e propria levata di scudi: c’è chi dice «no» agli hub, chi chiede più forze dell’ordine, chi teme per il peso sui propri bilanci. Spesso il dissenso ha un nodo politico che rende plastica la tensione tra istituzioni locali e governo, ma non è il caso di Azzano Mella. Qui è da quasi dieci anni che il «Niga» funge da struttura di accoglienza, inserita nella rete dei Cas della provincia: dal 2014 ad oggi di uomini, donne e minori ne sono passati tanti e da ogni parte dell’Africa: prima Siria, Afghanistan, Nigeria, Gambia, più recentemente dall’area nord-occidentale del continente.

Per il sindaco Ferrari, però, Azzano è ormai satura. Racconta di ragazzi che «bighellonano» nei parchi, che «chiedono l’elemosina», che non rispettano le regole. E nella lettera destinata alla Prefettura di Brescia racconta le difficoltà di gestione per il proprio Ente: «Dall’ottobre 2014 sono state effettuate 250 iscrizioni anagrafiche e 200 cancellazioni, per buona parte di persone che hanno abbandonato la struttura facendo perdere le proprie tracce».

Costi

E poi fa riferimento al tanto discusso tema dei minori non accompagnati: «A giugno ci siamo adoperati per trovare una pronta sistemazione in una struttura idonea alla tutela e protezione a un minore non accompagnato, che erroneamente era stato collocato dalla Prefettura all’Hotel Niga». E proprio ieri in paese è arrivato un altro minorenne, «cui il Comune dovrà farsi nuovamente carico». Troppo, per il sindaco, tanto da chiedere un intervento urgente.

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato