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Dalle aule al maneggio il salto è breve

All’istituto Mazzolari studenti coinvolti in un progetto di ippoterapia
In sella. Alcuni studenti al maneggio Orsini
In sella. Alcuni studenti al maneggio Orsini
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Accudire il prossimo e far sorridere gli altri: sono alcuni degli obiettivi che gli studenti dell’Istituto professionale per i servizi socio sanitari del «Mazzolari» di Verolanuova hanno raggiunto grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro. In questi mesi gli alunni hanno avuto la possibilità di svolgere percorsi teorici ed esperienze pratiche, seguiti dai volontari che hanno conosciuto durante il convegno tenutosi a inizio anno scolastico e organizzato dalla scuola superiore con il Rotary Club Brescia Verola e il Comune.

Gli adolescenti del progetto dedicato all’ippoterapia (una ventina in totale suddivisi per gruppi) hanno partecipato a incontri settimanali durante le ore di lezione e hanno frequentato il maneggio Orsini a Verolanuova, sede dall’associazione «Liocorno». Qui, grazie all’ippoterapista Jessica Picozzi, gli alunni hanno imparato a prendersi cura dei cavalli e hanno assistito gli equini durante la fase di preparazione e messa in atto delle terapie. Gli studenti delle classi seconde hanno dimostrato grande entusiasmo e partecipazione: «Questo progetto - hanno raccontato i ragazzi- ci ha permesso di conoscere meglio l’anima del cavallo, di accudirlo. Gli incontri ci sono piaciuti perché abbiamo conosciuto i ragazzi e le ragazze che fanno ippoterapie e abbiamo avuto modo di comprendere come queste attività portino davvero beneficio fisico, mentale e di autostima a chi le pratica».

L’interesse degli studenti è stato così intenso che alcuni hanno espresso il desiderio di poter svolgere questa attività anche dopo la scuola come volontari e, perché no, in futuro, come lavoro. L’associazione «Liocorno» è attiva dal 2007 nella proposta di servizi di ippoterapia, presport e volteggio rivolti a tutte le persone affette da disabilità. Lo scopo dei trattamenti è di migliorare la qualità della vita della persona dal punto di vista fisico, mentale, affettivo, comunicativo e relazionale. Ad oggi le persone che beneficiano di questa attività sono circa una sessantina di diverse età e con differenti disabilità, in base alle quali vengono organizzate terapie ad hoc.

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