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Ciclista ucciso: Grazioli resta in silenzio

Durante l’udienza di convalida Mauro Grazioli si è avvalso della facoltà di non rispondere
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Durante l’udienza di convalida si è avvalso della facoltà di non rispondere Mauro Grazioli, l’operaio 45enne che giovedì scorso ha travolto e ucciso a Castrezzato un ciclista egiziano che dal lavoro rientrava verso casa.
 
L’uomo, arrestato dalla Polstrada di Chiari e ora ai domiciliari, deve rispondere di omicidio colposo, omissione di soccorso, falso ideologico, e di aver causato un incidente mortale in stato di ebbrezza.
 
Il 45enne, infatti, era privo di patente dal 2007 e secondo gli investigatori era sotto l’effetto di alcol. Motivi per i quali ha convinto la moglie, ora indagata, a sostenere di essere stata lei al volante al momento dell’incidente.
 
Comparso davanti al gip Elena Stefana e al sostituto procuratore Silvia Bonardi, Grazioli assistito dall’avvocato Stefano Paloschi, ha scelto di tacere. Si attende la decisione del giudice.
 

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