Brebemi, le auto si ricaricano mentre vanno: test su circuito

La svolta elettrica di Brebemi si avvicina. L’autostrada che unisce Brescia e Milano si candida a diventare un’infrastruttura di ricarica delle batterie di auto e camion grazie all’innovativo sistema a «induzione dinamica» sviluppato dalla società israeliana ElectReon. Alla fine della prossima estate partiranno i test sull’anello da 1.050 metri che sarà a Chiari Sud, lungo l’A35.
Un anno di sperimentazione per poi, a inizio 2023, iniziare ad affogare nell’asfalto le spire per la ricarica lungo i 62 chilometri dell’autostrada. Una «rivoluzione ambientale» della mobilità che dovrebbe trasformare l’A35 nella prima eHighway italiana. Un modo per trovare una soluzione «seria e tecnologicamenta avanzata» ai problemi d’inquinamento dell’aria della Pianura Padana in coerenza con gli obiettivi europei del Green New Deal e dell’Agenda 21, spiega il presidente di Brebemi Franco Bettoni.
Il modello. Il futuro della mobilità è nell’elettrico. E per sopperire alla mancanza di colonnine di ricarica Brebemi sta da tempo studiando il modo per elettrificare l’asse stradale. Fino a un anno fa erano tre le ipotesi in campo: il sistema della catenaria, con il pantografo modello tram a cui agganciare i tir; un binario a terra, a cui i mezzi si devono collegare per potersi alimentare; l’induzione dinamica, in grado di ricaricare le batterie senza alcun contatto, wireless. Scartate le prime due, ci si sta concentrando sull’induzione: più flessibile (è sfruttabile da qualsiasi mezzo, auto, furgoni, tir), meno impattante, meno costosa e più avanzata. La tecnologia che sarà utilizzata è quella della ElectReon che ha in corso progetti a Tel Aviv, a Gotland, in Svezia, dove è già pronto un tratto di 1,6 chilometri su cui si stanno effettuando i test, e a Karlsruhe, in Germania, dove si è partiti proprio in questi giorni. Il progetto. Il quarto progetto-pilota è previsto sulla Brebemi.

Nell’area di Chiari sud, spiega il presidente Franco Bettoni, sarà realizzato un anello d’asfalto di 1.050 metri. Lì dentro saranno installate delle spire-bobine di rame che consentiranno ai veicoli, dotati di un apposito ricevitore per la ricarica, di fare il pieno di energia mentre sono in movimento. «Tra autorizzazioni e lavori, l’anello dovrebbe essere pronto ad agosto, in modo che poi si possa partire con la sperimentazione» prosegue Bettoni. I test, in collaborazione con il Politecnico di Milano, dureranno un anno, così da testare il sistema in estate e in inverno e con tutte le condizioni climatiche. E soprattutto a diverse velocità. Nelle prossime settimane dovrebbero essere svelati i nomi delle aziende produttrici di auto e camion partner dell’iniziativa, visto che serviranno veicoli compatibili con la tecnologia ElectReon. Di certo Brebemi, sempre più autostrada della logistica, è pronta alla svolta green. Un «salto nel futuro» come dice Bettoni.
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